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Omicidio Pierpaola Romano, la poliziotta è stata uccisa dal collega perché voleva rompere con lui

polizia

La relazione clandestina tra Pierpaola Romano e Massimiliano Carpineti era iniziata in seguito all'emergere di alcuni problemi coniugali

Emergono nuovi dettagli in merito alla morte di Pierpaola Romano, la poliziotta uccisa a Roma dal collega Massimiliano Carpineti che dopo il terribile gesto ha deciso di togliersi la vita.

Morte Pierpaola Romano, Massimiliano Carpineti l’ha uccisa perché la collega voleva rompere con lui

La poliziotta Pierpaola Romano è stata trovata morta nella giornata di ieri, giovedì 1 Giugno, nella sua casa situata nella periferia Est di Roma. Ad ucciderla è stato il suo collega Massimiliano Carpineti, uomo con cui la Romano aveva intrapreso una relazione extraconiugale e che dopo l’omicidio ha deciso di suicidarsi. Ma perché Carpineti ha ucciso la donna? Il motivo sarebbe da ricondurre al fatto che la Romano volesse troncare la relazione con lui. “Paola aveva detto ad alcuni colleghi che Massimiliano gli faceva paura, era preoccupata delle sue reazioni e del suo comportamento” – spiegano alcuni colleghi agenti della Poliza Locale.

Cosa c’era dietro alla rottura: Pierpaola aveva un tumore

Pierpaola aveva scoperto da poco di essere affetta un tumore al seno e, anche per questo motivo, aveva deciso di terminare la sua frequentazione clandestina con Massimiliano, tornando ad avvicinarsi al marito. La donna aveva spiegato al collega di volersi concentrare sulle cure e di non voler aggiungere ulteriori preoccupazioni al suo momento difficile. L’uomo non ha accettato la separazione con la collega e l’ha brutalmente uccisa.