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Morti per amianto: Genova, indagati ex dirigenti d'industria

amianto genova

Viene iscritto al registro degli indagati della procura di Genova anche giovanni Agosti, ex dirigente di Compagnia Unica. L'accusa è omicidio colposo.

Si allunga la lista degli indagati per l’inchiesta sulle morti per amianto avviata dalla Procura di Genova ai danni delle industri storiche della città. Il pubblico ministero Pupo ha notificato un avviso di garanzia all’ex dirigente di Culmv Giovanni Agosti. L’accusa è di omicidio colposo.

Morti per amianto

Prosegue l’inchiesta sulle morti per amianto avviata dall’ex procuratore capo di Genova Michele di Lecce e continuata dai suoi successori. Nel registro degli indagati si aggiunge il nome di Giovanni Agosti, 95 anni, ex console di Compagnia Unica, storica compagnia attiva nel porto di Genova. L’accusa mossa è di omicidio colposo, motivata dalle omissioni e dalle relative mancanze che hanno portato all’assenza di condizioni sanitarie e di sicurezza utili ad evitare il contatto con l’amianto.

Giovanni Agosti

Agosti entra nel novero dei pezzi grossi delle industri genovesi indagate poiché responsabili di 38 casi di patologie e morti riconducibili allo sfruttamento in condizioni non ottimali del suddetto materiale. La lista delle compagnie comprende, oltre a Culmv, anche Sanac, Ansaldo, Fincantieri e Italsider (sulle rovine della quale è sorta Ilva). Agosti si aggiunge ai 5 ex dirigenti di Sanac divenuti oggetto delle attenzioni della procura (Luigi Pellerano, Antonio Colombati, Leopoldo Castello, Vittorio Bertoni, Guido Giovannoni) in quanto responsabili della morte di 8 ex dipendenti, e agli 8 dirigenti di Italsider e altrettanti di Fincantieri. Accomuna tutti l’accusa di omicidio colposo e lesioni aggravate.

Il fascicolo contenuto nell’esposto alla magistratura presentato da Cgil, Cisl e Uil, dal quale ha preso il via l’inchiesta, conteneva oltre 380 casi di patologie e morti sospette, riconducibili a casi di Mesotelioma Pleurico. Il Mesotelioma Pleurico è un tumore il cui insorgere è stato scientificamente dimostrato come causato dall’esposizione all’amianto. In particolare, il contatto con tale materiale altamente tossico e cancerogene avviene attraverso le vie aeree.

Il Mesotelioma pleurico

Risultano quindi particolarmente esposti tutti i lavoratori che hanno a che fare con polveri d’amianto (che per via della loro natura risultano altamente volatili): un numero drammaticamente alto di casi è costituito, infatti, da questa categoria. L’inalazione di polveri d’amianto comporta un’altissima possibilità di sviluppare una neoplasia, ossia un tumore, sulla membrana (mesotelio) che avvolge i polmoni, ossia la pleura. Il tumore maligno si presenta quindi con la sintomatologia tipica delle patologie respiratorie, per poi degenerare una volta sviluppate metastasi e contagiati altri organi. Gli effetti dell’inalazione di amianto si manifestano anche molti anni dopo il contatto, rendendo la patologia difficile da diagnosticare prima dell’effettivo insorgere dei primi sintomi.