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Morti sul lavoro, Valtellina: operaio schiacciato da una gru

morti sul lavoro

Salgono a 400 i morti sul lavoro dall'inizio del 2018. In Valtellina ha perso la vita infatti un operaio di 55 anni, travolto dal braccio di una gru.

Salgono a 400 i morti sul lavoro in Italia dall’inizio dell’anno. Oggi mercoledì 18 luglio 2018 ha perso la vita infatti un operaio di 55 anni della Valtellina, schiacciato da una gru mentre lavorava in un cantiere a Talamona. Ma non passa giorno purtroppo che le cronache non riportino uno o più incidenti mortali sul lavoro. Solo nell’ultima settimana ci sono state tragedie a Roveredo in Piano, Nulvi, Carrara e in Svizzera, dove sono deceduti due giovani operai italiani.

Muore operaio in cantiere

Ennesimo mortale incidente sul lavoro, questa volta in Valtellina. Questa mattina, mercoledì 18 luglio 2018, un operaio di 55 anni ha perso la vita in via Latteria a Talamona, nei pressi dell’area industriale della Bassa Valtellina. L’uomo stava lavorando in un cantiere lungo una strada, in un’area dove sembra debba essere costruito un immobile privato.

Secondo le prime ricostruzioni, il 55enne sarebbe stato travolto dal braccio di una gru collocata su un camion. La gru doveva servire per sollevare il materiale in cemento necessario per proseguire i lavori. La dinamica dell’incidente non è ancora del tutto chiara. E’ certo invece che l’operaio abbia subito lesioni mortali da schiacciamento. Le altre persone presenti in cantiere hanno immediatamente allertato i soccorsi ma per l’uomo non c’è stato purtroppo nulla da fare.

Oltre ad un’ambulanza e al personale medico, sul posto sono giunti anche i carabinieri di Morbegno e i tecnici dell’Ats (Azienda per la Tutela della Salute) della Montagna. Saranno loro ad indagare sull’incidente e a valutare se in cantiere siano state adottate tutte le procedure di sicurezza.

Il precedente

Solo pochi giorni fa altri due operai della Valtellina erano morti sul lavoro. La tragedia è avvenuta il 2 luglio 2018 in Svizzera, dove due giovani residenti in provincia di Sondrio sono deceduti per le gravi ferite riportate a seguito di un incidente in un cantiere aperto lungo la A2.

Stando alla nota diffusa dalla polizia cantonale, i due operai della ditta Condotte – Cossi Costruzioni stavano lavorando a Camorino, quartiere di Bellinzona, nel Canton Ticino. Verso l’ora di pranzo una struttura larga 10 metri e alta 2,5 metri, che viene utilizzata per gettare dentro il calcestruzzo allo stato fluido, ha travolto in pieno di due lavoratori.

Inutili anche in questo caso i tentativi di rianimare i due uomini, deceduti poco dopo per le lesioni riportate. Sul caso indaga la polizia, che sta appurando la dinamica dell’incidente.

I numeri delle morti sul lavoro

Ma non passa giorno che le cronache non riportino uno o più morti sul lavoro. Il 16 luglio un operaio di 53 anni è morto schiacciato da una lastra di metallo che pesava alcuni quintali a Roveredo in Piano. Il giorno prima, 15 luglio, a perdere la vita è stato un 46enne originario di Nulvi (Sassari), travolto dai tubi in metallo nella zona industriale di Olbia.

L’11 luglio ha fatto notizia invece l’incidente mortale avvenuto nella cave di Carrara, dove un operaio di 37 anni è stato schiacciato da un blocco di marmo. L’uomo aveva un contratto di soli sei giorni, iniziato il 9 luglio. Con la morte di oggi in Valtellina, salgono quindi a 400 i morti sul lavoro dall’inizio del 2018, in base ai dati raccolti dall’Osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro di Bologna.