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Morto a 15 anni dopo aver mangiato sushi: inchiesta sul decesso di Luca Piscopo

Luca Piscopo, super tifoso del Napoli

Morto a 15 anni dopo aver mangiato sushi, inchiesta sul decesso di Luca Piscopo con due indagati: il titolare del locale ed il medico curante

Coda giudiziaria per una recente tragedia a Napoli, dove un giovane studente è morto a 15 anni dopo aver mangiato sushi: per questo motivo la magistratura ha aperto un’inchiesta sul decesso di Luca Piscopo ed ha iscritto a registro degli indagati, come atto dovuto di garanzia, sia il titolare del ristorante dove il giovane aveva cenato che il suo medico curante

Morto dopo aver mangiato sushi: due indagati per due possibili scenari

Perché due indagati con posizioni professionali così differenti? Perché allo stato non è possibile attribuire con certezza una causa alla terribile morte di Luca e perciò la Procura, nel disporre l’autopsia sul corpo del giovane, ha effettuato una doppia iscrizione per consentire ad entrambi gli indagati di nominare legali e periti per assistere in presenza al cruciale esame tanatologico. 

Chi era Luca, lo studente modello morto dopo aver mangiato sushi 

Il dato storico è che Luca, studente modello del liceo Pansini e super tifoso del Napoli, è morto dopo aver mangiato sushi, ma non è ancora corretto dire che è morto “a causa” di quella mangiata. Il Mattino spiega che il ragazzo era andato a pranzo con amici in un ristorante orientale del Vomero e poche ore dopo aveva accusato vomito, diarrea e febbre alta, tutti sintomi riconducibili ad una tossinfezione alimentare. A quel punto il suo medico gli aveva prescritto farmaci antivirali, ma le condizioni di Luca si erano aggravate fino al decesso avvenuto lo scorso 2 dicembre

La denuncia dei familiari del 15enne morto dopo aver mangiato sushi e l’autopsia 

A quel punto, con un dolore immenso nel cuore, i familiari di Luca avevano dato delega all’avvocatessa Marianna Borrelli per presentare una denuncia ed ottenere l’autopsia. La Procura di Napoli, che ha dato delega di Pg ai Carabinieri della territoriale, ha aperto un fascicolo d’indagine affidato ai Sostituti Procuratori Federica D’Amodio e Luigi Landolfi. L’indagine punta tutto sui risultati di quell’autopsia che si è già tenuta e che ha dato la stura alle strazianti esequie di pochi giorni fa per indirizzare l’eventuale esercizio dell’azione penale verso uno dei due indagati.