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Trovato morto il campione del ciclismo De Las Cuevas

Morto ciclista De Las Cuevas

Il campione francese De Las Cuevas è stato trovato morto nell'isola di Reunion, in cui si era ritirato a vita privata. Il ciclista si era suicidato.

E’ morto suicida, Armand de Las Cuevas, campione del ciclismo francese. Lo sportivo aveva solo 50 anni e nel corso della carriera ciclistica, particolarmente attiva negli anni 90, aveva vinto numerosi premi di prestigio tra cui due Giri d’Italia. La triste notizia è arrivata all’improvviso dall’equippe medica che ha confermato il suicidio, anche se non ha ancora comunicato dettagli in proposito. De Las Cuevas non gareggiava più attivamente da quasi vent’anni e da tempo si era ritirato sull’isola di Reunion, dove ne è stato trovato il cadavere.

Di premio in premio

Armand De Las Cuevas era nato a Troyes nel 1968. I primi successi nel ciclismo professionale arrivarno già verso la fine degli anni 80, quando vinse Tour di Bretagna nel 1988. Gli anni 90 furono particolarmente importanti e accumulò numerosi premi prestigiosi sia nel ciclismo su pista che in quello su strada. Tra i tanti premi vinti nel periodo vanno menzionati la Vuelta a Asturias, la UCI in Giappone (in cui concorse da solo), il Tour de Romandie nel 1992 e nel 1993 il Grand Prix, nonché il primo tratto delle Parigi-Nizza. Nel 1992 vinse anche in Italia come miglior giovane al Giro d’Italia, lo stesso Giro in cui solo due anni dopo vinse il cronoprologo di Bologna, di fronte a rivali del calibro di Evgenij Berzin e Indurain. Tra i team in cui aveva partecipato ce ne erano stati di particolarmente rinomati, tra questi il Reynolds, Castorama, Petit Casino, la spagnola Banesto (per due stagioni) e, sebbene solo per un breve periodo verso la fine della sua carriera, l’italiana Amica Chips.

Il ritiro a vita privata

La carriera di ciclista di De Las Cuevas fu per tanto relativamente breve (poco più di dieci anni) ma straordinariamente intensa in termini di gare, partecipazioni e premi. Nel 1998, a soli 30 anni, il ciclista decise di abbandonare le gare professionali e di ritirarsi nell’isola di Reunion, un possedimento coloniale francese. Qui si era sposato ed aveva vissuto alcuni anni particolarmente felici stando ad alcune interviste. Era però periodicamente tornato in Francia per lavorare con il club ciclistico St. Joseph. Le cause che hanno spinto lo sportivo al suicidio sono ancora ignote e probabilmente saranno oggetto di dibattito nei prossimi giorni nella stampa francese.

La triste notizia arriva solo due giorni dopo un’altro lutto nel mondo del ciclismo, quello di Andreas Kappes, deceduto per uno shock anafilattico in seguito alla puntura di un insetto.