Gabriele Perrone Aveva fatto commuovere tutta Italia con la sua storia, che sembrava a lieto fine, ma Dylan non ce l’ha fatta. Il cane tetraplegico di 13 anni di Vibo Valentia era tornato a camminare sulle sue zampe a fine luglio 2018 e il suo padrone, Tonino Vitale, aveva pubblicato un video in cui Dylan si muoveva su un carrellino appositamente costruito per lui. Ma la gioia è durata solo pochi giorni: il labrador si è infatti spento lunedì 30 luglio 2018. “Ora corri nelle praterie del paradiso”, ha scritto sui social il figlio di Tonino.
La commovente storia di Dylan
A Vibo Valentia c’era stata una grande festa il giorno della consegna del carrellino, con il cane ripreso per le strade scortato dalle forze dell’ordine e incitato dal suo proprietario e da Alessandro Ortolan, detto “il mago dei carrellini”, che aveva realizzato da Treviso il mezzo di fortuna su misura per Dylan.
Il lieto fine, però, è durato troppo poco: Dylan è morto nel tardo pomeriggio del 30 luglio 2018, pochi giorni dopo l’arrivo di quel dono che aveva dato grandi speranze.
Tutto era nato grazie a un video diventato subito virale e da una mobilitazione indetta da Tgcom24, che aveva diffuso la registrazione di Sabrina La Grotteria, abitante di Vibo Valentia, pubblicata nel gruppo Facebook “Sei di Vibo Valentia se…”. La donna aveva ripreso la scena del cane malato e del suo padrone, che aveva fatto commuovere tutta Italia. Da lì era scattata la mobilitazione che aveva coinvolto anche Ortolan, artigiano che realizza mezzi a quattro ruote e su misura per cani e gatti che hanno perso la mobilità.
L’ultimo saluto via Facebook
Il carrellino aveva quindi ridato a Dylan la possibilità di camminare sulle sue zampe, provocando la gioia del suo padrone e degli abitanti di Vibo Valentia. Ma alla fine il labrador non ce l’ha fatta e la notizia della sua scomparsa è stata data via Facebook dallo stesso Ortolan che ha scritto: “L’ultima passeggiata a testa alta! Ciao Dylan, un abbraccio Tonino”.
E poi: “Ci ho messo meno di quattro giorni dall’arrivo delle misure. Sono felice di esserci riuscito perché un giorno in più avrebbe fatto una enorme differenza e so, che sei stato felice anche tu e il tuo Papà, l’ho letto nei vostri occhi. Un giorno in più! Questo ci basta. Ciao, ragazzo”.
