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Morto in combattimento Rostislav Yancishen, ballerino ucraino dell’Opera di Odessa

Morto in combattimento Rostislav Yancishen ballerino ucraino

Aveva lasciato la danza per difendere il suo Paese: è morto in combattimento il ballerino ucraino Rostislav Yancishen.

Si chiamava Rostislav Yancishen il ballerino ucraino morto in combattimento che ha scelto di lasciare il Teatro dell’Opera di Odessa per difendere il suo Paese dall’invasore russo. La notizia ha sconvolto il mondo della danza di Kiev e non solo.

Morto in combattimento Rostislav Yancishen, ballerino ucraino dell’Opera di Odessa

“Aveva scambiato le punte da ballerino con gli stivali militari, e la musica delle sue opere preferite con il suono dei colpi di mortaio”. Rostislav Yancishen ha lavorato nel Teatro dell’Opera di Odessa per oltre dieci anni, diventando ballerinosolista. Con lo scoppio del conflitto russo-ucraino a seguito dell’irruzione di Mosca nei territori del Donbas, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e arruolarsi per difendere il suo Paese. L’artista è deceduto in combattimento: il suo nome si aggiunge alla già troppo lunga lista di attori, cantanti, musicisti che hanno perso la vita al fronte per la guerra in Ucraina.

Yanchishen era originario di Kamianets-Podilskyi, nella parte occidentale dello Stato guidato da Volodymyr Zelensky. Aveva studiato danza all’Accademia di danza municipale di Kiev per poi essere assegnato al Teatro dell’Opera di Odessa, stando a quanto riferito dai media ucraini.

Il decesso del giovane, che per l’esercito ucraino prestava servizio come mitragliere, è avvenuto lo scorso 19 aprile, solo un mese prima del suo 32esimo compleanno.

I messaggi di cordoglio

La notizia della morte di Yanchishen è stata comunicata dal regista teatrale Yevhen Lavrenchuk. Quest’ultimo ha scritto sul suo profilo Facebook: “Un sorriso eterno, uno sguardo luminoso: è così che i tuoi colleghi ti ricorderanno”.

Il regista ha spiegato che il ballerino non era stato ammesso nei ranghi dell’esercito ucraino: per questo motivo, ha deciso di arruolarsi volontario nelle forze di difesa territoriale. “Ora, ti sei fuso per sempre con l’elemento dell’aria che ti è così caro. Memoria eterna, la bellezza non muore!”, ha concluso Lavrenchuk.

“Uomo leggero, talentuoso, onesto, intelligente. È stato uno dei primi ad andare a difendere la Madrepatria, non per ordine, ma per decisione propria, per vocazione”, ha affermato invece Harry Sevoyan, il capo della compagnia di balletto, le cui parole sono state riprese dal servizio stampa del Teatro dell’Opera di Odessa.

Il teatro, inoltre, ricordando che una delle parti meglio interpretate dal ballerino in passato era stata quella di un soldato che muore in guerra nel balletto Trymai, ha concluso: “Per un terribile verdetto del destino, si è rivelata profetica per l’artista. Non possiamo e non vogliamo crederci. Conserveremo sempre il ricordo del nostro Rostik”.