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Morto per un selfie, il padre replica al post shock

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Il padre di Andrea Barone, il 15enne morto per un selfie estremo, risponde a chi lo ha accusato di essere un "genitore incapace".

Una consigliera comunale del bergamasco ha scritto su Facebook che le morti come quelle di Andrea Barone “non le dispiacciono” e attacca anche i genitori del ragazzo. Il 15enne è precipitato in una conduttura situata sul tetto di un centro commerciale di Milano, mentre tentava di farsi un selfie estremo. Il padre del giovane replica: “Il silenzio a volte, è d’oro”.

Il post shock della consigliera

“A me queste morti non dispiacciono. E voler aver ragione anche sul fatto che nessuno ha impedito a tuo figlio di cacciarsi dove non avrebbe dovuto dimostra solo quanto siate incapaci di fare i genitori. Zitti e pedalare che di processi inutili ce ne sono già troppi” scrive in un post su Facebook Stefania Berzi Cuni. La consigliera comunale della lista civica “Fare sul Serio” a Pradalunga, paese in provincia di Bergamo, rivolgeva così un attacco ai genitori di Andrea Barone, il 15enne precipitato sabato scorso in una conduttura di areazione sul tetto del centro commerciale “Sarca” di Sesto San Giovanni, a Milano.

Su quel tetto il giovane non doveva esserci, perché l’ingresso era vietato. Nelle prime ore dopo la tragedia si è ipotizzato che il 15enne abbia avuto l’incidente mortale mentre tentata di farsi un selfie estremo. A dare l’allarme alcuni suoi amici che hanno assistito alla drammatica scena.

Contattata dal Corriere.it, la consigliera ha spiegato: “Il post è stato scritto di impeto, di fretta, sintetizzando troppo quello che pensavo e in maniera sicuramente insensibile, con il senno di poi di certo non lo riscriverei. – aggiungendo – Mi scuso se il mio post ha fatto arrivare un messaggio sbagliato, che è stato prontamente strumentalizzato da alcune persone e pagine per attaccare non solo la sottoscritta, ma soprattutto un partito (la Lega, ndr) che non rappresento. Mi scuso per i toni utilizzati, ho usato le parole sbagliate e sono stata insensibile per la tragedia accaduta”.

Il padre: chi ci giudica si deve vergognare

Scuse però che non sembrano essere state accettate. La frase scritta nel post ha colpito profondamente i genitori di Andrea Barone. Il padre del ragazzo, contattato dall’Ansa, dichiara infatti: “Chi ci giudica, se ci guardasse negli occhi, a me, mia moglie e mia figlia, sono certo che scomparirebbe per la vergogna di ogni pensiero”. “Se chi giudica potesse guardare mio figlio, le parole le mancherebbero, per quanto brillavano di vita i suoi occhi. – prosegue – Ma non può, perché lui non c’è più”. Alessandro Barone infine commenta: “Il silenzio a volte, è d’oro”.