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Motomondiale: Marini, 'ottimista per il 2023, dobbiamo puntare alla vittoria'

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Roma, 29 nov. - (Adnkronos) - "Il 2022 segna un punto di svolta nella storia della MotoGP: non abbiamo mai avuto così tanti piloti a questo straordinario livello e così vicini". Luca Marini racconta il suo 2022 in un’intervista rilasciata al canale YouTube del team Moon...

Roma, 29 nov. – (Adnkronos) – "Il 2022 segna un punto di svolta nella storia della MotoGP: non abbiamo mai avuto così tanti piloti a questo straordinario livello e così vicini". Luca Marini racconta il suo 2022 in un’intervista rilasciata al canale YouTube del team Mooney VR46. Un anno significativo per il pilota italiano, che nel 2023 vivrà la sua terza stagione in top class in sella alla Ducati Desmosedici GP. Marini quest’anno ha vissuto mesi impegnativi, ma sempre chiusi con il segno più e una crescita per piccoli step, inesorabile e costante, che lo ha portato ad essere tra i piloti più forti nella seconda metà del campionato fino al GP di Valencia. Nella classifica generale ha chiuso al 12° posto con 120 punti, due volte ai piedi del podio in Austria e a Misano, per un totale di 19 gare portate a termine (un solo ritiro al GP della Malesia per un problema tecnico subito dopo il via), oltre a 10 piazzamenti nella Top 10.

"La seconda parte del campionato, dal punto di vista dei risultati è stata incredibile -sottolinea Marini-. Sono davvero ottimista per il 2023 perché in questa stagione abbiamo imparato, siamo cresciuti e per l’anno prossimo dobbiamo puntare in alto, alla vittoria. Avrei firmato per questi risultati ad inizio stagione? Direi invece per qualcosa di più. Sapevo di poter fare bene, sapevo di poter essere competitivo, anche senza firmare. Tante volte sono stato vicino al podio, alcune volte sembrava davvero alla portata. Cosa non ha funzionato? Ci sono solo tre posti sul podio (dice sorridendo, ndr). Non c’è una vera ragione per spiegarlo, siamo stati spesso tra i più veloci in pista, ma non è facile essere uno di quei tre a fine gara. Non è scontato almeno. Alcune volte è mancato un pizzico di fortuna, altre abbiamo perso qualcosa in qualifica e partivamo da molto indietro".

"Tra le gare di Le Mans e del Mugello qualcosa è cambiato. Lì abbiamo trovato un’ottima base a livello di setting che abbiamo poi sfruttato durante il resto della stagione. Subito dopo il GP a Jerez abbiamo fatto una giornata di test e, per la prima volta dalla off season, abbiamo potuto lavorare su tutti gli aspetti che nel weekend di gara, considerato il timing dei turni, non abbiamo il tempo di curare", conclude il pilota della Ducati.