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Movimento rubinetti aperti: c’è chi nega anche la siccità

In Italia esiste anche il movimento "Rubinetti aperti"

“Non fidatevi di quello che vi si racconta, il fiume Po è un fiume falso": spunta il movimento rubinetti aperti e c’è chi nega anche la siccità

In Italia è attivo il Movimento rubinetti aperti e si, c’è chi nega anche la siccità. Dopo i no vax ed i no green pass c’è anche chi grida al complotto e crede che il Po trabocchi d’acqua e che la crisi idrica sia la solita montatura del governo. La riprova? Qualche frase che sui social e sugli account di riferimento è un mantra: “I fiumi italiani sono pieni d’acqua”, “La siccità è nel vostro cervello”, “Le foto del Po a secco sono vecchie”.

No siccità, ecco il Movimento rubinetti aperti

Insomma, da un lato c’è il nostro paese che è nella morsa di una delle più severe crisi idriche di sempre, dall’altro ci sono gruppi di italiani che negano il problema e dicono che si tratta “dell’ennesima invenzione”. Il tutto invitando a diffidare delle istituzioni e degli esperti. Basterebbe andare indietro nel tempo e stanare i negazionisti della Shoah, del Covid, dell’utilità delle mascherine e di quella del vaccino per capre che il copione è vecchio e che cambia solo l’intestazione, l’importante è negare. Perciò ecco i No Sic, quelli che non credono che la siccità sia un problema, anzi, un problema serissimo. Si è creata la situazione paradossale per cui le amministrazioni invitano alla parsimonia mentre molti utenti social premono per aprire i rubinetti in segno di protesta.

Il Po in piena e i post di “ribellione”

Lo scopo? Dimostrare che la siccità è tutta una menzogna, vendita per verità dai “poteri forti”. Molti di loro pubblicano la foto del loro rubinetto aperto e scrivono cose amene come questa, accludendoci una foto del Po di quando negli anni passati era in piena: “Non fidatevi di quello che vi si racconta, il fiume Po è un fiume falso. Quando vede i giornalisti si fa vedere secco, pallido e malato. Quando se ne vanno le telecamere si presenta così”.