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Muffa negli ambienti confinati: effetti sulla salute dell’uomo

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Che rischi ci sono per il corpo umano a stare in un ambiente contenente muffa? A cosa andiamo incontro se ne aspiriamo tanta? Ecco cosa succede.


La qualità dell’aria degli ambienti confinati è un elemento da tenere sempre sotto controllo, in quanto è proprio in ambienti chiusi che la civiltà occidentale trascorre la maggior parte della proprio tempo, tra case, edifici scolastici, ospedali, ecc.

Un livello elevato di umidità e una ventilazione inadeguata sono la causa principale della proliferazione, in ambienti chiusi, di funghi e batteri che rilasciano nell’aria spore, cellule, composti organici in frammenti o volatili; di conseguenza la quantità di allergeni, tossine e altre sostanze irritanti emesse nell’ambiente aumenta. L’esposizione a microrganismi o alle loro tossine è associata a malattie respiratorie, asma, allergie.

Le fastidiose formazioni di muffa che spesso vediamo sui muri interni degli edifici, dunque, non sono solo antiestetiche, ma soprattutto pericolose per la salute. Si stima che l’umidità interna sia un problema che affligge dal 10% al 50% degli edifici in Europa, Nord America, Australia, India e Giappone, pur variando fortemente da zona a zona e in base alle condizioni climatiche.

Le spore di muffa entrano con l’aria esterna quando si arieggia un locale e se incontrano materiali umidi vi si depositano, essendo, questi ultimi, l’ambiente ideale per la crescita e la proliferazione delle spore. Trovare parti umide negli ambienti interni non è raro: attraverso tetti difettosi o crepe nel muro, ad esempio, l’acqua può penetrare dall’esterno dopo forti precipitazioni, oppure l’umidità può risalire dal terreno e impregnare i muri; anche la rottura di tubature può generare zone ad elevata umidità.

A questo punto viene naturale chiedersi in che modo la muffa può influenzare la salute dell’uomo. Esistono tre tipi di meccanismi che possono far insorgere malattie nell’uomo: di tipo allergico, tossico e infettivo.
Le spore della muffa, infatti, dato il loro elevato potenziale allergizzante, possono dare origine a malattie respiratorie allergiche, che includono rinite allergica, asma e polmonite da ipersensibilità.
Le sostanze chimiche emesse da alcune specie di muffe, invece, possono indurre un’azione tossica per l’uomo, dando luogo a patologie di rilievo che interessano molti organi vitali, dall’apparato gastrointestinale a quello respiratorio, dal sistema nervoso centrale alle cefalee e a malattie che colpiscono la cute, l’occhio, le mucose.
Il meccanismo di tipo infettivo, infine, è il più raro e colpisce pazienti che presentano una riduzione delle difese immunitarie, nei quali si riscontrano più di frequente infezioni pericolose, come il mughetto e la candidosi. I soggetti più a rischio sono i bambini, in quanto dotati di un sistema immunitario meno sviluppato rispetto a quello di un adulto.

Per evitare l’insorgere di tali problemi e combattere la muffa negli ambienti interni è necessario innanzitutto rilevare e localizzare la fonte dell’umidità, per poi procedere alla rimozione della muffa. Spesso è meglio lasciare questo compito a dei professionisti, come ad esempio il team di Bastamuffa.com, i quali, grazie alla loro esperienza in campo e ai loro prodotti specifici, sono in grado di eliminare definitivamente la muffa e i problemi che essa comporta.