Multa record in arrivo a Meta. Potrebbe arrivare in giornata all’impresa statunitense la sanzione da 1,3 miliardi per non aver protetto i dati dei cittadini europei. Si tratta dell’ammenda più alta mai inflitta per questo tipo di reato.
Nonostante gli ammonimenti degli anni passati
Ad agire per conto dell’Unione europea è stata l’autorità garante della privacy irlandese Helen Dixon, che ha stabilito per Meta una multa record da 1,3 miliardi di dollari (1,2 miliardi di euro). L’accusa è quella di aver violato la legge europea sulla privacy, non proteggendo i dati personali degli utenti europei di Facebook e continuando a trasferirli – nonostante l’avvertimento avuto dall’Ue negli anni passati – a Washington (dove potevano finire negli strumenti d’analisi dell’intelligence americana con garanzie di privacy di gran lunga inferiori alle regole di Bruxelles). Come altre aziende tecnologiche americane, anche Meta trasferisce i dati dall’Europa agli Usa perché è lì che gestisce i suoi principali data center per offrire i propri servizi.
Sarà guerra tra Meta e Bruxelles
Meta non si dà per vinta e fa sapere in una nota firmata dal President Global Affairs Nick Clegg e dal Chief Legal Officer Jennifer Newstead che ricorrerà in appello contro la sentenza: «Faremo appello contro la sentenza e contro la multa ingiustificata e chiederemo una sospensione delle richieste attraverso i tribunali. Non vi è alcuna interruzione immediata di Facebook in Europa, la decisione include periodi di implementazione che dureranno fino alla fine di quest’anno».