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Muore a 30 anni in un incidente in moto. La denuncia del fratello: "Il suo corpo lasciato sull’asfalto per 5 ore"

Muore a 30 anni in un incidente in moto. La denuncia del fratello: "Il suo corpo lasciato sull’asfalto per 5 ore"

Ragazzo muore a 30 anni in un incidente in moto. Il cadavere è stato lasciato sulla strada perché non sapevano di chi fosse la competenza

Ragazzo muore a 30 anni in un incidente in moto. Il cadavere è stato lasciato sulla strada perché non sapevano di chi fosse la competenza

Muore a 30 anni in un incidente in moto

L’incidente in cui è deceduto Michele Garruto, barbiere di Solaro, Milano, è accaduto il 7 luglio dello scorso anno intorno alle 12:30. Il ragazzo andava con la sua moto sulla strada provinciale 31 bis, tra Saronno, Ceriano Laghetto e Rovello Porro.

Al chilometro 1, in un punto in cui c’è la doppia linea continua un furgone stava effettuando la manovra di inversione di marcia. Dalle perizie è stato accertato, inoltre, che l’uomo alla guida del furgone era positivo alla cocaina e all’hashish.

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Nessuno sapeva di chi era competenza spostare il corpo

Il 30enne stava rispettando il limite di velocità, ma andò a schiantarsi contro l’altro mezzo che stava facendo inversione. Il giovane morì sul colpo e gli operatori dell’ambulanza e dell’elisoccorso ne costatarono il decesso.

A riguardo Teodoro, il fratello di Michele ha detto: “Oltre a loro, non arrivò nessuno, nessun carabiniere“. Da quanto si apprende dal racconto del fratello di Michele la prima volante arrivò dopo un’ora e mezza. Teodoro ha poi detto: “Senza nemmeno guardarci e scansandomi mentre correvo verso di loro per chiedere aiuto”.

Il conducente del furgone è ancora a piede libero

Teodoro aveva chiesto alle autorità cosa stesse succedendo, ma gli è stato detto che non sapevano di chi fosse competenza togliere il cadavere dalla strada. Teodoro ha anche detto: “Su questa cosa non è mai stato aperto nessun fascicolo dalle Procure competenti e ad oggi quel conducente risulta ancora a piede libero“.

La loro risposta fu che non era di loro competenza. “Dopo tre ore dall’incidente arrivano altre tre pattuglie, tutte da paesi di diverse province” racconta Teodoro.

Il corpo di Michele fu tolto dalla strada da un’agenzia funebre intorno alle 17. Il commento di Teodoro: “Sull’accaduto non è stato mai aperto nessun fascicolo dalle Procure competenti”. Nel frattempo il pm ha inviato un avviso di garanzia all’autista del furgone con capo d’imputazione di omicidio stradale.

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