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Tra pochi giorni avrebbe compiuto 18 anni ma un malore se l’è portato via. E’ morto così Matteo Carmignato, 17enne di Capraia, a Limite, nel Fiorentino deceduto mentre stava parlando al telefono con un amico. Il giovane era a casa a causa dell’influenza ma improvvisamente si è sentito male perdendo la vita in pochi istanti.
Muore improvvisamente a 17 anni, era al telefono
E’ stato proprio l’amico a dare l’allarme, insospettitosi del fatto che improvvisamente l’amico non rispondeva più al telefono: dopo averlo più volte provato a richiamare ha raccontato l’accaduto ai genitori. Sono stati allertati anche i soccorsi ma una volta sul posto, i soccorritori si sono resi conto che le sue condizioni erano estremamente gravi e, poco dopo è deceduto. Matteo avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 5 febbraio: godeva di ottima salute ed era un ragazzo molto sorridente ed energico; in questi giorni presentava sintomi che sembravano essere associati ad una comune forma influenzale, un malessere di stagione passeggero al quale nessuno in famiglia aveva dato troppo peso. Ma, evidentemente, c’era dell’altro perchè il suo cuore si è fermato e per chiarirlo sarà necessario con molta probabilità un esame autoptico unito ad una serie di indagini.
Cosa è successo a Matteo?
Lontano dal campo di calcio, il 17enne aveva dovuto saltare la partita. Alle 20 di mercoledì sera ha telefonato ad uno dei suoi tanti amici. L’amico che ha allertato la Pubblica Assistenza Croce d’Oro di Limite, che ha inviato un’ambulanza sul posto con i soccorritori che hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo, inutilmente. Non soffriva di alcuna patologia Matteo, e proprio questa è la ragione che ha gettato la famiglia nel totale sconforto. In paese tutti lo definiscono “affettuoso”, un ragazzo “pronto a scherzare con tutti” ma anche molto “fedele al suo paese” e fortemente legato alla famiglia, la mamma Sandra che lavora in una panetteria-gastronomia da lei aperta a Montelupo Fiorentino ed il papà Franco, in pensione dopo aver lavorato per la Revet. Matteo aveva anche due fratellastri, nati dal primo matrimonio di Franco, Marco ed Elena.
L’allenatore incredulo per la sua morte
Luca Rinaldi, allenatore della squadra Juniores dell’Unione sportiva Limite e Capraia, si è detto incredulo di fronte alla scomparsa del giovane che allenava da un anno e mezzo. Il 17enne era un attaccantte e Rinaldi lo ha definito “un ragazzo d’oro”. Non si era sentito bene nei giorni scorsi, tanto da interrompere l’allenamento e saltare la partita del sabato; poi mercoledì gli aveva inviato un sms per segnalargli di avere ancora la febbre. “Intorno alle 21.30 dello stesso giorno, mercoledì, mi ha telefonato un altro ragazzo della squadra, dicendomi che Matteo non c’era più. Non ci credevo, siamo andati di corsa a casa sua. Era tutto vero. Ora non riesco a pensare di andare al campo e non trovarlo lì, che mi dice “mister, oggi non si corre. Si fa la partitella”. La salma è stata trasportata all’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze: qui sono stati effettuati una seria di accertamenti per far luce sulle cause della prematura morte di un ragazzo tanto amato nella sua comunità. Seguirà, nei prossimi giorni, il funerale.