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Muore soffocata a 18 anni, dopo aver mangiato il purè

soffocata

Una giovane di 18 anni è morta tra le braccia del fratello soffocata dal cibo che aveva appena ingerito: sono aperte le indagini

Una ragazza di 18 anni è morta soffocata dal cibo. La giovane stava vomitando a causa di un malore. La tragedia è avvenuta ieri sera a Giorgilorio, una frazione di Surbo in provincia di Lecce. La vittima si chiama Ilaria Vitelli. La ragazza, al momento, si trovava nella sua abitazione insieme al fratello di 15 anni.

Secondo le prime ricostruzioni, la giovane aveva finito di mangiare del purè di patate. Pochi minuti dopo avrebbe cominciato ad avere dei conati di vomito che in parte ha ingoiato, ingerendo il cibo che stava rimettendo. In questo modo è rimasta soffocata. Sul posto sono subito intervenuti i soccorritori del 118, che hanno cercato invano di rianimarla. Purtroppo, però, ma per la giovane non c’è stato nulla da fare. Pare che Ilaria sia deceduta per un arresto cardiocircolatorio causato proprio dal soffocamento. Sul corpo della 18enne nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia per cercare di chiarire le esatte cause del decesso.

Morte da soffocamento

L’asfissia (o soffocamento) è la condizione in quale l’assenza o la scarsità di ossigeno impediscono una normale respirazione. L’asfissia è causa di ipossia, che si ripercuote soprattutto sui tessuti e sugli organi più sensibili alla carenza di ossigeno, come ad esempio il cervello. L’asfissia viene spesso accompagnata dalla sensazione di “fame d’aria”. Il bisogno di respirare viene così indotto da livelli crescenti di anidride carbonica nel sangue, invece che da livelli troppo bassi di ossigeno. A volte il livello di anidride carbonica non è abbastanza alto da indurre la “fame d’aria”. Il soggetto diventa così ipossico senza accorgersene.

In ogni caso, l’assenza degli interventi necessari porta molto rapidamente all’incoscienza. Oltre a ciò, nei casi più gravi si arriva anche ad avere danni cerebrali fino alla morte. La contrizione delle arterie oppure delle vene nel collo, come nello strangolamento, non causa asfissia, quanto piuttosto ischemia cerebrale. Con il soffocamento ci si può anche riferire all’ostruzione meccanica delle vie respiratorie dall’esterno della bocca e delle narici. questo tipo di soffocamento si verifica per esempio quando vengono coperti la bocca e il naso con una mano o una borsa di plastica. Il soffocamento può essere parziale o completo: se la persona che sta soffocando è capace di inalare aria è parziale. Normalmente, questo tipo di soffocamento richiede almeno una ostruzione parziale di entrambe le cavità nasali e della bocca per condurre all’asfissia.

Soffocamento nello sport

La tecnica della persona soffocata con le mani e con la bocca è usato in alcuni sport di combattimento per distrarre l’avversario. Si vengono così a creare dei punti deboli per colpire, dal momento che l’avversario è obbligato a reagire al tentativo di soffocamento. In qualche caso, il soffocamento di questo tipo è combinato a una asfissia compressiva simultanea. Un esempio si ha quando un adulto rotola su di un bambino in modo accidentale mentre sono nello stesso letto. Tale incidente spesso non è notato e porta a pensare a una morte bianca. Altri incidenti che concernono un meccanismo simile avvengono quando un alto numero di persone si trova gettata una sopra l’altra. Oppure quando un singolo individua viene seppellito sotto la sabbia.