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Museo a cielo aperto su lungomare Napoli: 3.300 mq di street art

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Roma, 23 lug. (askanews) - Il lungomare di Napoli palcoscenico per un opera d'arte che colora e ricopre 3.300 metri quadrati: è quanto realizzato da nove street artist in collaborazione con altrettanti studenti dell'Accademia di Belle Arti della città partenopea. Il progetto Art&More by glo nasc...

Roma, 23 lug. (askanews) – Il lungomare di Napoli palcoscenico per un opera d’arte che colora e ricopre 3.300 metri quadrati: è quanto realizzato da nove street artist in collaborazione con altrettanti studenti dell’Accademia di Belle Arti della città partenopea. Il progetto Art&More by glo nasce con l’obiettivo di sostenere l’arte in tutte le sue forme, coinvolgendo professionisti e nuove leve chiamati a realizzare lavori in cui la contaminazione di tecniche e accostamenti di colori diventano espressioni del singolo artista.

Napoli è stata scelta come tappa inaugurale dell’attività che poi proseguirà in altre parti d’Italia. In via Caracciolo sono stati così mescolati stili e linguaggi creativi degli artisti su una tela eccezionale: la strada.

Fabio de Petris, consumer Marketing Director Sea di British American Tobacco:

“Art&More by glo è un iniziativa fortemente voluta per essere vicini all’arte e ai suoi protagonisti. A Napoli siamo dei veri e propri mecenati di un iniziativa bellissima che vede la città come prima tappa di un percorso che poi si svilupperà in altre città d Italia e che vedrà questo tipo di format.

“Il progetto sposa perfettamente la filosofia del brand glo, (brand di punta di British American Tobacco (Bat) per i prodotti a tabacco riscaldato, ndr), Non rinunciare a niente ovvero la possibilità di far coesistere strade apparentemente opposte tra loro, senza compromessi.

“Art&More by glo è un progetto attraverso il quale artisti di calibro internazionale, street artist e nuovi talenti fondono i loro stili e le loro cifre artistiche per creare qualcosa di unico e di inaspettato. Siamo, inoltre, molto contenti di contribuire in maniera concreta, attraverso la creazione di un opera digitale unica, di un non fungible token, che verrà messa all asta il cui ricavato sarà poi devoluto in beneficienza all associazione Nartea, da sempre promotrice dell arte e della cultura a Napoli”, ha concluso.

All’interno dell installazione emergono temi attuali e omaggi alla città: dagli eroi inconsapevoli di Cocchia al labirinto di Cref, dal dualismo intrinseco del sé di Zeus40 alla pluralità dell individuo di El Nigro, dal confronto su forze sociali contrapposte di Shaone al futuro della città disegnato negli occhi di Jorit, dai supereroi che combattono i pregiudizi di Iabo ai contrasti di ognuno di noi espressi nell opera di Yele&Tres fino al ruolo della tecnologia nella socialità di oggi raccontato con il contributo degli studenti.

Jorit: “Ho deciso di partecipare a questo bellissimo progetto perché è molto ambizioso da subito ho aderito. Siamo sul lungomare di Napoli, uno dei posti più belli del mondo, e mi sento fiero di essere napoletano perché dipingere qui, in questo contesto, guardando il Vesuvio e il mare, è una delle cose più belle che si possa fare.

“Questi sono due occhi all’interno di due macchie che sono due profili che si guardano. Per me rappresenta un po la città di Napoli. Può essere interpretata come una scugnizza, come una ragazza del popolo napoletano che negli occhi blu ha il mare, però, sono anche due profili che si guardano. In realtà, Napoli l’ho sempre immaginata come una donna, come una città che accoglie e che, in qualche modo, ti forma e ti dà anche quella dolcezza e quell’affetto di cui tutti hanno bisogno”.