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Musica: 50 anni fa moriva Stravinskij, volle i funerali in gondola a Venezia (2)

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(Adnkronos) - Oltre tremila persone si strinsero in silenzio dentro e fuori la basilica dei dogi. Oltre alla moglie Vera, ai tre figli, alle nuore e ai nipoti, le cronache dell'epoca riferirono della presenza del poeta statunitense Ezra Pound, della mecenate e collezionista statunitense Peggy G...

(Adnkronos) – Oltre tremila persone si strinsero in silenzio dentro e fuori la basilica dei dogi. Oltre alla moglie Vera, ai tre figli, alle nuore e ai nipoti, le cronache dell'epoca riferirono della presenza del poeta statunitense Ezra Pound, della mecenate e collezionista statunitense Peggy Guggenheim, il compositore polacco Krzysztof Penderecki e il musicista russo Nicolas Nabokov. Dopo il rito, il feretro fu accompagnato sempre in gondola all'isola di San Michele.

Particolarmente legato all'Italia, Venezia fu più di ogni altra la città che celebrò le composizioni religiose di Stravinskij, in particolare il "Canticum Sacrum" (in latino), omaggio personale del musicista alla laguna e alla musica del Rinascimento. Secondo Stravinskij il latino era la lingua del sentimento religioso.

Nel 1956 il cardinale Angelo Roncalli, patriarca di Venezia e futuro papa Giovanni XXIII, esaudì il desiderio di Stravinskij di aprire la basilica di San Marco alla musica orchestrale. Fu un grandissimo successo. Il cardinale Roncalli aveva chiesto che in piazza San Marco fossero installati degli altoparlanti dai quali tutti poterono ascoltare la musica di Stravinskij. La piazza venne così trasformata in una gigantesca sala da concerto.