Il salario minimo è uno temi che sta facendo più discutere in questi ultimi giorni. Il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha pronunciato, a margine del convegno “Parlate di mafia” a Palermo, parole che hanno fatto scoppiare una bufera immediata, oltre che sui social, anche da parte dell’opposizione: “in che Paese vive?”, è solo uno tanti commenti emersi.
Musumeci, è bufera sul salario minimo: la reazione sui social
Nel momento in cui si sta scrivendo, sono già tantissime le critiche che gli utenti della rete hanno riservato al ministro della Protezione Civile. Solo per citarne alcune: “Il mondo secondo Musumeci: chi si arricchisce pagando male i lavoratori è un bravo imprenditore, cui vanno sgravi fiscali e aiuti di ogni tipo; chi produce la ricchezza dell’impresa con il proprio lavoro pagato male è solo un’inutile questuante”, e ancora: “Gli svelo un segreto, chi viene sfruttato con paghe da fame sta già lavorando, mica come lui che non fa un c***o da una vita”. Infine si leggono commenti del tipo: “A Musumeci sfugge che gli unici che usufruiscono di assistenzialismo sono loro che non sanno cos’è lavorare veramente”.
Elly Schlein: “Sono passati da prima gli italiani a prima gli sfruttatori”. Conte: “Hanno perso ogni contatto con la realtà”
Non meno accesi sono i commenti arrivati dall’opposizione. La segretaria del PD, Elly Schlein ha dichiarato: “Non so in che Paese viva Musumeci. Son passati da prima gli italiani a prima gli sfruttatori, evidentemente. Vorrei che rileggessero la Costituzione, l’articolo 36, perché non si può tenere insieme lavoro e povero nella stessa frase”.
Così invece l’ex premier, Giuseppe Conte: “Le forze di questa maggioranza hanno altre idee su diritti ed emergenze del Paese: i vitalizi per gli ex senatori, andare in giro con 5mila euro in contanti in tasca”.
Infine l’ex senatore, Carlo Cottarelli su Twitter ha osservato: “Il salario minimo non è assistenzialismo come dice Musumeci. Ne’ una cosa veterosocialista (Tajani), visto che c’è in tutti i G7, tranne che da noi. Però è un po’ strano che nel disegno di legge si preveda che se un’impresa paga meno di 9 euro, almeno temporaneamente i soldi per arrivare a 9 te li da lo stato. Se facevi extraprofitti perché sfruttavi i lavoratori, perché devi continuare a farli a spese dello stato, cioè di tutti noi?”.