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Nadal, scenata davanti a tutti con Sonego: "Mi sento in colpa"

Nadal-Sonego

Rafael Nadal e Lorenzo Sonego hanno avuto una forte discussione davanti a tutti nella fase finale della partita dei sedicesimi di Wimbledon.

Rafael Nadal e Lorenzo Sonego hanno avuto una forte discussione davanti a tutti nella fase finale della partita dei sedicesimi di Wimbledon.

La discussione tra Rafael Nadal e Lorenzo Sonego

Rafael Nadal e Lorenzo Sonego sono sul campo. Dopo un’ora e un minuto lo spagnolo era già avanti di due set, ma il finale è stato decisamente acceso, con i due giocatori che hanno discusso a più riprese. Alla fine il più triste era Nadal, nonostante si sia qualificato per gli ottavi di finale del torneo di Wimbledon. Nadal aveva la partita in pugno, mentre Sonego chiedeva di chiudere il tetto perché non vedeva bene. L’arbitro risponde di no, ma poco dopo è arrivato il supervisor e ha ordinato di chiudere il tetto, mentre l’incontro è stato sospeso. Nadal ha accettato la sospensione ed è andato in bagno. Quando sono ripartiti, Sonego si è dimostrato molto più concentrato, passando da 4-2 a 4-4 in pochi minuti. Nadal si è avvicinato alla rete e ha chiamato Sonego, davanti all’abritro. Gli ha detto che deve urlare meno quando colpisce, perché lo deconcentra. L’italiano si è scusato e poi ha discusso con l’arbitro, perdendo completamente la concentrazione e la partita.

Nadal, scenata davanti a tutti con Sonego: “Mi sento in colpa”

A fine partita si sono stretti la mano, ma hanno anche leggermente discusso di nuovo. Sonego ha detto a Nadal che non voleva distrarlo, e lui ha risposto che non voleva rimproverarlo. L’arbitro li ha invitati a continuare negli spogliatoi. I due si sono allontanati dispiaciuti. Nadal, durante un’intervista, ha spiegato di essersi pentito del suo comportamento. “Mi sento in colpa. Mi dispiace molto ora se l’ho infastidito. Volevo solo dirgli una cosa. L’ho fatto in modo carino ma ora mi sento davvero male se l’ho infastidito. Io gli parlerò subito” ha dichiarato, mostrandosi un grande campione anche in questo. “Non esiste che un giocatore chiami a rete un altro, si fa in terza categoria non a Wimbledon. Chiami l’arbitro, non chiami un giocatore a rete. In quel momento mi ha condizionato. Mi ha detto che era condizionato dal mio verso. A fine partita si è scusato, è stato educatissimo. Io gli ho detto che però in quel momento mi aveva condizionato” ha dichiarato Sonego.