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Nannie Hazle Doss, la nonnina che sterminò la famiglia

nonnina ridacchiante

Nannie Hazle Doss, la nonnina ridacchiante che sterminò l'intera famiglia.

Avete mai sentito parlare di Nannie Hazle Doss? Si tratta di una tenera signora in là con gli anni che nelle foto compariva sempre sorridente, tanto da essere passata alla storia col soprannome di “nonnina ridacchiante“. In realtà dietro al suo innocente sorriso si nascondeva il male in persona e la sua è una storia davvero molto cupa.

La nonnina serial killer

Nannie Doss, all’anagrafe Nancy Hazle, nacque nel 1905 in Alabama. Il padre era un alcolizzato fin troppo irascibile, la madre invece era una signora affettuosa. A 7 anni, mentre stava viaggiando in treno con tutta la famiglia, Nannie ebbe un grave incidente: a causa di una brusca ed inaspettata frenata picchiò fortemente la testa. Ne derivò una ferita che nel corso del tempo le causò frequenti emicranie. Segni distintivi della donna sono sempre stati le sottane lunghe fino alle caviglie con cui era solita vestirsi e un paio di occhiali tondi, dietro ai quali si nascondeva la personificazione del diavolo. La nonnina ridacchiante infatti uccise 12 dei suoi famigliari (4 mariti, 2 suocere, 2 figli, 2 nipoti, la madre e la sorella).
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Il primo matrimonio

Nannie si sposò a soli 16 anni (1921), in un matrimonio non d’amore ma utile a fuggire di casa, con Charlie Braggs, dal quale ebbe 4 figli. La famiglia non era molto ricca e allevare tutti i figli era davvero oneroso per i due giovani genitori: per ovviare al problema Nannie decise di uccidere 2 bambini con del veleno per topi.

Fin dai primi giorni di matrimonio Nannie aveva avuto un’accesa rivalità con la madre di Charlie. Un giorno la suocera venne trovata morta in circostanze misteriose e, dato il rapporto molto turbolento tra le due, Charlie iniziò a sospettare della moglie: l’uomo scappò di casa con una delle due figlie rimaste e chiese il divorzio da Nannie.

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Il secondo matrimonio

Nannie riconvolò a nozze nel 1929 con Frank Harrelson. Nonostante Frank si fosse rivelato ben presto un alcolizzato violento, il secondo matrimonio resistette 16 anni. In questo periodo, Melvina, la figlia avuta da Charlie, ebbe due bambini ma continuò a vivere con la madre e il patrigno. Nannie uccise entrambi i nipoti: uno lo uccise mentre era ancora in fasce in ospedale conficcandogli uno spillone in testa, l’altro soffocandolo dopo aver stipulato un’assicurazione dalla cifra enorme sulla vita del piccolo. Nello stesso anno uccise anche Frank preparandogli una cena a base di veleno per topi.

Il terzo matrimonio

Grazie al denaro incassato dall’assicurazione del nipote Nannie riuscì a trasferirsi in North Carolina, dove conobbe Arnie Lanning nel 1947. Nello stesso anno i due si sposarono, ma anche Arnie era alcolizzato e la loro relazione si basava solo su tradimenti e continui litigi. Nannie decise allora di porre fine al matrimonio grazie ad un’altra cena preparata con affetto e veleno per topi.

La sorella e la madre di Arnie rivendicarono la proprietà della casa in cui i due neo-sposini avevano vissuto. Questa pretesa fu assurda per Nannie che decise di bruciare l’abitazione al fine di incassare l’assicurazione sull’immobile. Al momento dell’incendio la suocera era in casa e fu così che Nannie commise l’ennesimo omicidio della sua vita.

Nello stesso periodo la nonnina ridacchiante risolse “a modo suo” anche una questione ereditaria scomoda. Si recò dalla sorella, che era costretta a letto, e ne facilitò il trapasso servendosi del solito veleno per topi: così Nannie riuscì ad impossessarsi definitivamente della casa di famiglia.

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Il quarto matrimonio

Il quarto matrimonio con Richard Morton sembrò inizialmente rappresentare l’unico periodo felice e spensierato nella vita di Nannie. Troppo presto però Richard si rivelò un traditore: nel momento stesso in cui la moglie lo scoprì, la sua sorte era già scritta. Per liberarsi definitivamente di Richard, Nannie dovette prima uccidere anche la suocera che viveva a casa con gli sposi.

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Il quinto matrimonio

Sam Doss fu il quinto e per fortuna ultimo marito di Nannie. La coppia inizialmente era felice ma dopo pochissimo tempo di relazione la killer si stancò di lui. Nannie non aveva intenzione di ucciderlo perché non aveva un valido motivo per farlo, ma Sam firmò la sua condanna da solo. L’uomo non si arrese alla fine del loro matrimonio e scrisse alla moglie numerose lettere in cui le chiedeva di tornare insieme. Nannie, infastidita dal gesto, tornò a casa ma con un progetto completamente diverso: la donna preparò a Sam una cena all’arsenico, ma la dose di veleno non fu letale. Il marito di Nannie venne ricoverato in ospedale e poi dimesso. Una volta tornato a casa, la nonnina sorridente tornò alla classica cena a base di veleno per topi che stavolta uccise Sam.

L’accusa

La morte di Sam fece insospettire molto il dottore che lo aveva lasciato andare dall’ospedale con un certificato di buona salute. Il medico predispose un’autopsia che rivelò alte tracce di veleno nel corpo di Sam. Nannie venne immediatamente ascoltata come unica sospettata e poi arrestata. All’interno del penitenziario di stato dell’Oklahoma la nonnina sorridente confessò anche tutti i precedenti omicidi commessi, discolpandosi sostenendo che erano conseguenze del colpo alla testa che aveva preso a 7 anni. Fu condannata all’ergastolo ma morì nel 1965 di leucemia, dopo aver scontata neanche un anno di pena per ogni sua vittima.