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Napoli, 36enne bruciato vivo mentre era al telefono: morto 10 mesi più tardi

ambulanza

Nicola Liguori è morto a seguito delle ferite che aveva riportato durante un'aggressione subita 10 mesi fa

Un’agonia lunga circa dieci mesi e poi il decesso: Nicola Liguori è morto a 36 anni per le ferite riportate durante un’aggressione subita nel Giugno del 2022.

Napoli, uomo bruciato vivo mentre era al telefono: morto 36enne

Il 36enne Nicola Liguori, originario di Frattamaggiore, stava camminando per strada in videochiamata con la sua fidanzata, quando è stato aggredito alle spalle da un uomo. Pasquale Pezzella lo ha assalito e lo ha bruciato vivo, facendolo finire all’ospedale. Da quel momento la vita di Liguori diventa un inferno, con il ricovero in clinica e le continue operazioni. Dopo 10 mesi di agonia, il 36enne non ce l’ha più fatta ed è morto.

Incarcerato Pasquale Pezzella: l’aggressione con il liquido infiammabile

Ad aggredire Liguori era stato Pasquale Pezzella e il movente sarebbe una terribile vendetta dopo il furto di uno scooter. Pezzella avrebbe deciso di farsi giustizia da solo, aggredendo Liguori e ungendolo con del liquido infiammabile, prima di appiccare il fuoco. La posizione di Pasquale, ora che l’uomo aggredito è morto, si aggrava ulteriormente: il napoletano si trova nel carcere di Poggioreale.