> > Napoli, assalto al pronto soccorso del Cto: medici e infermieri aggrediti dai...

Napoli, assalto al pronto soccorso del Cto: medici e infermieri aggrediti dai parenti della paziente

aggressione pronto soccorso cto napoli

Ennesima aggressione nel pronto soccorso: l’episodio è accaduto al Cto di Napoli. Il video fa il giro del web e scatena grandi polemiche.

Una grave aggressione è avvenuta a Napoli all’interno del pronto soccorso del Cto (Centro Traumatologico Ortopedico). La struttura si trova ai Colli Aminei. Il video è stato pubblicato dalla pagina Facebook “Nessuno tocchi Ippocrate” e anche da un consigliere regionale che avrebbe parlato di “esponenti di un clan locale“. L’episodio è accaduto nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 luglio 2021.

Aggressione nel pronto soccorso del Cto di Napoli

La familiare di una paziente avrebbe infatti aggredito medici e infermieri poiché voleva ricevere cure per una sua parente senza rispetto degli altri in attesa. La vicenda è stata denunciata anche dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.

Aggressione nel pronto soccorso del Cto di Napoli, cosa è accaduto

Il video dell’accaduto, ripreso da una persona presente sul posto, ha fatto il giro della Rete. Le immagini mostrano una donna giunta al pronto soccorso e alcuni parenti, in particolare una donna, che avrebbero tentato di entrare a contatto con il personale sanitario: la motivazione è quella di visitare prima degli altri la propria familiare. Il personale sanitario ha ricevuto anche degli spintoni e delle minacce.

Aggressione nel pronto soccorso del Cto di Napoli, non è l’unico episodio

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere Borelli che ha parlato di una donna, parente di un noto clan napoletano, giunta in ospedale. I parenti avrebbero preteso di ricevere per primi l’assistenza sanitaria pur non essendo una situazione grave. “Una situazione divenuta ormai la quotidianità – commenta Borrelli – eppure non si prendono contromisure. Servono presidi fissi di polizia nei pronto soccorso, questa gentaglia va fermata per tutelare il personale sanitario”.

Un modus operandi condannato a più riprese anche dall’esponente politico. “È vergognoso come gente simile cerchi sempre attraverso la violenza di prevaricare sugli altri, come se loro avessero maggiori diritti rispetto agli altri cittadini, quelli rispettosi delle regole ed onesti. Non è più tollerabile che medici ed infermieri – conclude Borrelli – debbano lavorare e vivere sotto la costante minaccia dei violenti e dei criminali“.

Al via le indagini sui familiari di un giovane morto all’ospedale di Anzio, in provincia di Roma, che avrebbero aggredito un medico. Il ragazzo sarebbe deceduto a seguito dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute. La polizia ha fatto tutti gli accertamenti del caso. Incidente sfiorato all’ospedale di Livorno dove un medico esperto di arti marziali è riuscito a sventare un’aggressione immobilizzando un uomo di 45 anni che si era avventato contro l’operatore sanitario, minacciando persino di ucciderlo.