Marta Lodola Gli agenti del nucleo mobilità turistica di Chiaia, a Napoli, hanno portato alla luce una prassi preoccupante di alcuni gestori di bed and breakfast partenopei. Dalle indagini si è evinto infatti che alcune strutture ricettive di Posillipo e di Chiaia fossero in realtà usate come case d’appuntamento da prostitute e clienti. I proprietari delle strutture traevano forti vantaggi economici dall’attività delle prostitute. Sui proprietari coinvolti pendono ora multe salate e denunce per favoreggiamento alla prostituzione.
Bed&Breakfast o case d’appuntamento?
Il singolare caso dei bed and breakfast, in alcuni casi anche abusivi, usati come case d’appuntamento è emerso nel contesto di alcuni controlli indetti dalla polizia di Napoli sulle strutture ricettive della città. Sembra che la prassi andasse avanti da tempo soprattutto a Posillipo. Qui, in una casa vacanze abusiva, il proprietario affittava le stanze a ragazze che le usavano per prostituirsi. Il proprietario riceveva dalle ragazze quattrocento euro di affitto a settimana per la loro attività.
Una volta che gli agenti del nucleo mobilità turistica di Chiaia sono venuti a conoscenza di quanto stesse avvenendo, hanno denunciato l’uomo per favoreggiamento alla prostituzione. Il proprietario dovrà anche pagare una multa di 3333 euro per aver condotto la sua attività di affitto in modo abusivo. Non è l’unico caso di questo tipo scoperto dalla polizia. Sempre a Posillipo altri due uomini sono stati denunciati dagli agenti per favoreggiamento alla prostituzione. Inoltre un terzo appartamento, gestito da ragazze che avevano dichiarato si trattava di un bed and breakfast, è stato messo sotto sequestro. Nell’ultimo caso non è ancora se il proprietario fosse a conoscenza dell’attività delle gestrici.
