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Napoli, abbandonata bimba down nella ruota degli esposti del Policlinico

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Napoli, è tornata a funzionare la ruota degli esposti del Policlinico Federico II. Sabato, è stata deposta una bimba con la sindrome di down.

Napoli, si tratta della seconda volta in pochi mesi che la culla termica Ninna ho torna a funzionare, di fatto salvando una nuova vita. Sabato 2 dicembre è stata lasciata nella ruota degli esposti una bimba di cinque mesi, con sindrome di Down. La piccola, dell’est d’Europa, adesso è in buone condizioni di salute. Ora aspetta solo una vera famiglia che le possa dare quel calore dovuto a tutti i bambini.

Napoli bimba abbandonata

Si tratta addirittura del secondo caso di abbandono in pochi mesi nella culla termica Ninna ho del Policlinico Federico II di Napoli. Si tratta di una contemporanea e moderna ruota degli esposti. La bimba, abbandonata sabato 2 dicembre a ora di pranzo, adesso è in buone condizioni di salute, e quindi non ha necessità di alcun supporto artificiale per respirare. Ciò di cui ha bisogno è una mamma ed un papà che si prendano cura di lei. La piccola probabili origini est europee, ed è affetta da sindrome di Down.

L’allarme è scattato all’ora di pranzo, alle 13,30 di sabato scorso. Il medico di guardia ha subito segnalato la presenza di un nuovo ospite nella nostra culla termica. Francesco Raimodi, primario di neonatologia e terapia intensiva neonatale dell’ospedale, ha rassicurato che la bimba è stabile. Sembrerebbe che chi abbia deciso di abbandonarla, prima di quel gesto, ne abbia avuto comunque cura. Dopo il piccolo Alessandro, abbandonato lo scorso agosto, in pochi mesi è il secondo bimbo che viene affidato alle cure del policlinico di Napoli.

Raimondi racconta: “La piccola è stata immediatamente portata nel reparto di neonatologia, perché in buone condizioni, altrimenti saremmo stati in grado di prestare immediatamente un soccorso, anche sul posto”. La culla si trova in un luogo distante dal centro del Policlinico, così da garantire che chi abbandona possa farlo nel rispetto della propria privacy. Il futuro di questa piccola senza nome affidata alle cure dell’equipe del dottor Raimondi, è nelle mani del Tribunale dei Minori di Napoli, immediatamente avvisato non appena la bimba è giunta in reparto. Adesso, aspetta solo di essere amata, di avere una casa e un nome. Come è dovuto a tutti i bimbi del mondo.

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Progetto Ninna ho

Questa è una vittoria del progetto Ninna ho, che nasce proprio per dare un’alternativa all’abbandono per strada. Così come avvenuto per la piccola senza un nome, il bambino può essere adagiato in una culla termica. L’anonimato è garantito. Subito si innesca un allarme acustico, ed il medico di guardia fa subito scattare la procedura. Con l’ausilio di una telecamera collegata al reparto di Terapia Intensiva Neonatale h24, ci si accerta che si tratti di un bambo e si avverte immediatamente l’ambulanza per prestare i primi soccorsi. Raimondi ha affermato: “Ripenso al neonato ritrovato in una discarica a Venezia, in un sacchetto dell’immondizia, morto. E culle come la nostra, spiega il primario, possono salvare tanti bambini da destini terribili come questo”.

Ad oggi, sono sette gli ospedali che hanno aderito a quest importante iniziativa. Oltre a Napoli, queste culle termiche si trovano a Milano, Varese, Firenze, Padova, Parma, Roma.