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Napoli: bambino 13enne viene accoltellato da un coetaneo. Il bullismo colpisce ancora

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Figlio di madre tailandese, la vittima minorenne dell'aggressione vive a Napoli da pochi mesi. Le sue condizioni al momento non sembrano gravi. Già da qualche giorno una banda di bulli aveva preso di mira il ragazzino accoltellato. Pomeriggio sanguinoso a Napoli Il bimbo tredicenne e l'aggressor...

Figlio di madre tailandese, la vittima minorenne dell’aggressione vive a Napoli da pochi mesi. Le sue condizioni al momento non sembrano gravi. Già da qualche giorno una banda di bulli aveva preso di mira il ragazzino accoltellato.

Pomeriggio sanguinoso a Napoli

Il bimbo tredicenne e l’aggressore litigavano spesso ma nessuno poteva immaginare che tenesse un coltello nascosto. Un apparente pomeriggio di giochi tra tredicenni culmina in una reazione violenta di uno dei ragazzini della banda che, alle 15.30, colpisce alla schiena con un fendente il povero bambino, che si era voltato per andare via e dimenticare quella inutile discussione. Ora, invece, se la ricorderà per tutta la vita. Ma le descrizione del tredicenne teppista da parte del bambino accoltellato sono molto chiare e la polizia lo sta cercando.

L’Istat sul bullismo

Recenti dati Istat, legati allo studio del fenomeno del bullismo in Italia, testimoniano una frequenza delle aggressioni di minorenni verso i propri coetanei. Il 19,8% comprende le vittime assidue, coloro cioè che subiscono comportamenti offensivi più volte al mese. Del 9,1% fanno parte i minorenni che subiscono prepotenze con cadenza settimanale. Un dato significativo riguarda l’età delle vittime: subiscono ripetutamente atti irrispettosi più i ragazzi 11-13 enni (22,5%), che gli adolescenti 14-17 enni (17,9%). Il fenomeno del bullismo va analizzato tenendo in considerazione i diversi contesti in cui i ragazzi vivono. Pare che le vittime più frequenti siano tutti quei bambini che hanno una predisposizione all’isolamento, e quindi hanno pochi amici. Anche chi non ha fratelli o sorelle potrebbe essere una potenziale vittima dei comportamenti offensivi.

Sensibilizzare gli interessi del minore

Gli studi affermano quindi che per evitare quanto più possibile gli atti di aggressione, che siano verbali o fisici, occorre osservare attentamente lo stile di vita del proprio figlio e partire anche dalle sue passioni. Sensibilizzare i suoi interessi può voler dire inserirlo in un contesto amichevole che possa integrarlo nella società e non farlo mai sentire solo o indifeso. Le percentuali dei fenomeni di bullismo non sono rassicuranti, ma questo può permettere ai genitori di avere molta più cautela e di prendere a cuore il contesto socio-educativo in cui crescere i figli. Ogni bambino ha voglia di giocare e divertirsi e non di isolarsi. E’ fondamentale quindi accorgersi dei suoi movimenti nel caso in cui sembri non avere molta voglia di uscire con gli altri o di invitare amici nella propria casa. Porre attenzione a tutti gli elementi psicologici del bambino può salvarlo. Prevenire è meglio che curare.