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Napoli: sparano a un ex pentito. Ferito un ragazzo

ex pentito

Sparatoria a Marinella. L'obiettivo era un ex pentito della camorra, ma il colpo fallisce e ferisce un ragazzo di 15 anni.

L’ex pentito

Ci troviamo a Napoli, a piazza Tafuri, Marinella. Nel tardo pomeriggio un gruppo di ragazzi sta giocando a calcio in piazza. Tra i passanti c’è anche un ex camorrista, poi pentitosi e che ha collaborato con la giustizia. Proprio nel momento in cui l’ex pentito sta passando per la piazza, irrompe nella piazza un motorino con due persone a bordo. Uno dei due sullo scooter prende una pistola e fa fuoco contro l’ex pentito. Ma il colpo non va a destinazione e colpisce, invece, uno dei ragazzi che stava giocando a pallone. Allo sparo si scatena il panico nella piazza: c’è chi fugge e chi si avvicina al ragazzo per vedere come sta. L’ex pentito sa bene che il colpo era diretto a lui, per questo si mette in fuga e raggiunge la stazione dei Carabinieri di Marinella. Il ragazzo è sanguinante nel centro della piazza.

Il ragazzo

Il proiettile che ha mancato l’ex pentito ha colpito un ragazzo di soli quindici anni. Il colpo, per fortuna, non ha colpito un punto vitale. Il ragazzo, infatti, è stato ferito alla natica sinistra. Oltre a una copiosa perdita di sangue e al trauma, il ragazzo non riporta danni più gravi. Subito dopo la sparatoria, è stata chiamata un’ambulanza che l’ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco. Ora è ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni non sono state giudicate gravi. Non è la prima volta che avviene una sparatoria a Napoli e ne rimangono coinvolti passanti innocenti. Fa ancora più impressione stavolta perché si tratta di un povero ragazzo di quindici anni, che stava giocando in maniera spensierata in pubblica piazza. Per fortuna il ragazzo si porterà come ricordo dell’accaduto solo una cicatrice e tanto spavento.

Le indagini

Attualmente stanno indagando sulla sparatoria i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Vomero e della stazione di Marinella – dove si era rifugiato l’ex pentito appena avvenuta la sparatoria. Come prima cosa dovranno essere individuati i soggetti che erano sul motorino. Ma visto che l’obiettivo era appartenuto a giri di criminalità organizzata è logico che gli uomini del motorino non agivano per motivi strettamente personali. E’ una modalità consueta della camorra inviare sicari a bordo di motorino per sparare in strada elementi scomodi. Quindi, dopo aver individuato le identità degli esecutori, bisognerà trovare anche quella dei mandatari. Sarà il primo passo indagare tra le persone che vorrebbero vedere morto l’ex pentito. Potrebbero desiderarlo perché sono stati traditi, perché grazie alla testimonianza dell’uomo alcuni membri della “famiglia” sono stati condannati. I Carabinieri di Marinella hanno offerto rifugio all’ex pentito al momento della sparatoria e non è improbabile che fossero già incaricati di proteggerlo e controllarlo in qualche modo. Sapremo nelle prossime ore se è stato possibile rintracciare chi ha causato una ferita immeritata a un povero ragazzo.

(Ben più tragico il bilancio di una sparatoria avvenuta nel Bronx. Vedi “Sparatoria in un ospedale del Bronx: 2 morti e 5 feriti“)