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Napoli, fantocci e svastica contro Salvini

Uno dei fantocci appesi contro Salvini

A Quarto, comune campano prossimo alle elezioni comunali, sono stati appesi due fantocci anti-Salvini con una svastica sulla maglietta.

Due fantocci a testa in giù, con addosso una maglia verde, sono stati trovati appesi a Quarto, una cittadina del napoletano. Sulla maglia, la scritta “Noi con Salvini” e il disegno inequivocabile di una svastica. Il candidato premier della Lega, Matteo Salvini, ha commentato così il gesto con un post su Facebook: “Ancora atti intimidatori contro di me e contro la Lega. Vigliacchi, ci fate solo pena. Io non ho paura, e vado avanti, insieme alla nostra splendida comunità!”

Fantocci e svastica anti-Salvini

I due fantocci sono stati trovati la mattina del 7 maggio, uno in Piazzale Europa e uno in Piazza Santa Maria. Siamo a Quarto, in provincia di Napoli. Il comune si sta preparando alle elezioni che si terranno tra poco più di un mese. I due manichini sono stati appesi a testa in giù, come a simulare un’impiccagione. Entrambi indossano una maglia verde. La tonalità scelta è stata per anni il simbolo della Lega Nord e (nonostante i recenti cambiamenti nel logo del partito e la preponderanza del colore blu) ancora oggi è associata al partito di Salvini.

In entrambi i casi, sulle magliette è presente una scritta, “Noi con Salvini“, accompagnata dal disegno di una svastica. Proprio a pochi metri dal luogo del ritrovamento, si trova un monumento in ricordo dei caduti delle due guerre mondiali.

La condanna di Salvini

Matteo Salvini ha subito condannato duramente l’accaduto. “Ancora atti intimidatori contro di me e contro la Lega. Vigliacchi, ci fate solo pena. Io non ho paura, e vado avanti, insieme alla nostra splendida Comunità!”, queste le parole del leader della Lega e candidato premier.

Le parole di Matteo Salvini

Ma anche molti altri politici sono intervenuti a sostegno di Salvini e hanno preso le distanze da qualsiasi tipo di intimidazioni e provocazioni.

Il coordinatore provinciale della Lega, Biagio Sequino, ha dichiarato: “Provo vergogna e tristezza per questi soggetti che, vigliaccamente, cercano di portare avanti le loro idee, e provano con la violenza a reprimere le idee altrui.”

Luigi Rossi, rappresentante di Protagonismo Sociale, in coalizione con la Lega, ha definito i due fantocci “un segno indelebile di debolezza, un segnale inequivocabile della povertà morale e intellettuale di certi soggetti che non avendo contenuti validi, devono miserabilmente ridursi a queste pagliacciate”.

Parole di supporto anche da Angelo Todaro, il presidente di Rete Civica Nazionale. “Esprimo a nome di Rete Civica Nazionale la più sincera solidarietà a Matteo Salvini fatto oggetto di un infame gesto che travalica il rispetto democratico e la civiltà dei popoli”, ha commentato Todaro. “È urgente, in particolare in questo momento della vita politica, fermare questi gesti di intolleranza e odio che potrebbero degenerare in qualcosa di più grave. A Salvini e alla Lega, a nome di tutta Rete Civica, giunga la nostra vicinanza e solidarietà“.

Le altre forze politiche

Anche Rosa Capuozzo, sindaco uscente di Quarto ed esponente del Movimento 5 Stelle, ha espresso la sua solidarietà a Matteo Salvini. Ha definito l’accaduto “un atto inqualificabile, compiuto molto probabilmente da esponenti di qualche fazione estrema che parteciperà alla prossima campagna elettorale. Piena solidarietà ai referenti locali della Lega. Non condividiamo assolutamente questo tipo di campagna elettorale basata su intimidazioni e violenza”.

Condanna anche da parte del Pd, attraverso le parole di Antonio Iovine: “Tutte le opinioni sono ben accolte per rispetto democratico anche se poi non sono accettate. Noi siamo per le battaglie sui contenuti. Il gesto è esecrabile e da condannare. Queste sono espressioni di antagonismo sociale, un malessere presente a Quarto ed in tutta la periferia napoletana che finisce per sfociare in questi gesti”.

Le prossime elezioni

A Quarto, il prossimo 10 giugno, i cittadini saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. Si tratta di elezioni anticipate di ben due anni, a causa della dimissione di alcuni consiglieri. A febbraio 2018, la Prefettura ha dichiarato lo scioglimento del consiglio a causa del mancato raggiungimento del numero legale per la convocazione.

L’episodio dei fantocci testimonia l’alta tensione presente a Quarto in vista delle elezioni.