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Proseguono le aggressioni ai danni del personale sanitario: l’ultimo episodio arriva dall’ospedale San Paolo di Napoli, dove un’infermiera è stata aggredita con un seghetto da falegname.
Napoli, infermiera aggredita
Una paziente è entrata al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Napoli lamentando un malore. Poi ha estratto un’arma bianca e ha aggredito l’infermiera che la stava aiutando. Si tratta della 46esima aggressione a danno di medici o infermieri dall’inizio del 2021.
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A denunciare l’accaduto è l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, che su Facebook ha raccontato quanto successo all’ospedale napoletano, definendo l’episodio un “tentato omicidio”.
Napoli, infermiera aggredita: la dinamica
Dopo la tragica notizia del 24enne deceduto in seguito a un incidente, un’altra preoccupante notizia arriva da Napoli.
L’eposodio è avvenuto intorno alle 23 di lunedì 26 luglio 2021, presso l’ospedale San Paolo a Fuorigrotta, periferia occidentale del capoluogo campano, quando “una signora entra al triage lamentando un malore, l’infermiera le spiega che ci sono dei tempi di attesa. A queste parole la donna estrae da sotto la maglietta una grossa sega da falegname“. Così si legge sul profilo Facebook dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”. L’infermiera è stata salvata “in extremis” grazie al pronto intervento di “un collega che se la tira a sé”. A quel punto, “le guardie giurate immobilizzano e disarmano la signora mettendola a terra. Dopo poco arriva la polizia che classifica la donna come psichiatrica e la affida alla famiglia”, fanno sapere dall’associazione, impegnata in prima linea per combattere i continui soprusi subiti da medici e infermieri.

Napoli, infermiera aggredita: le dichiarazioni
A commentare l’accaduto è il dottor Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, nata con il primario obiettivo di tutelare il personale sanitario, spesso vittima di aggressioni durante l’esercizio della propria professione. L’associazione mira anche a informare sul corretto uso del Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale 118, sensibilizzando attorno al serio problema della violenza nei confronti del personale d’ambulanza o di Pronto Soccorso.
“Ci troviamo difronte a un vero e proprio tentato omicidio premeditato”, ha detto il direttore senza mezzi termini. Quindi ha sottolineato: “Bisogna fare assolutamente qualcosa, soprattutto bisogna rivedere i protocolli operativi con le forze dell’ordine, bisogna assicurare queste persone alla giustizia“. Poi l’appello: “Chiediamo un incontro al prefetto”.