Paola Marras Un ragazzo di 13 anni è rimasto ferito ad uno zigomo dopo un raid contro un centro scommesse a Napoli, nel quartiere Forcella. Sparati almeno sei colpi, che hanno infranto dei vetri. Alcune schegge hanno colpito quindi di striscio il bambino, figlio del titolare dell’agenzia di scommesse, e una dipendente.
Stesa a Forcella
Raid a Napoli nel giorno di San Gennaro, a circa 400 metri da Duomo dove nella mattinata si è ripetuto il miracolo del Santo. Stando alle prime ricostruzioni, attorno alle ore 20 di ieri sono stati sparati almeno sei colpi di pistola da due uomini in sella a uno scooter. Obiettivo, a quanto si apprende, un centro scommesse a Forcella, in via Pietro Colletta. Un atto intimidatorio che si sarebbe potuto trasformare in tragedia. Nonostante l’ora, infatti, l’agenzia di scommesse era piena di clienti, intenti probabilmente a puntare sulle partite di Champions.
La “stesa” (spari in aria per spaventare le persone, che appunto si stendono a terra) ha scatenato il panico e provocato due feriti. Un ragazzo di 13 anni, figlio del titolare dell’agenzia di scommesse, è stato infatti colpito di striscio dalle schegge di vetrate infrante dai proiettili. Il 13enne è stato ferito allo zigomo, e dopo le prime cure sul posto è stato medicato presso l’ospedale Santobono al Vomero.
Ferita dalle schegge di vetro anche una dipendente del centro scommesse. A parte lo spavento, entrambi stanno bene. Sul posto è giunta in poco tempo la polizia scientifica, che sta raccogliendo tutti gli elementi utili per chiarire la dinamica dell’agguato e possibilmente risalire agli autori della sparatoria. Sul caso indaga anche la Squadra Mobile. Da diverse settimane nella zona del centro si susseguono raid e danneggiamenti vari, il che fa presupporre una lotta tra gruppi criminali organizzati che vogliono spartirsi il territorio.
