> > Napoli, "vietato" morire di domenica: manca il personale all'anagrafe

Napoli, "vietato" morire di domenica: manca il personale all'anagrafe

anagrafe

Vietato morire di domenica nel capoluogo campano: le anagrafi rischiano di chiudere.

Vietato morire di domenica, sembra il titolo di un film, ma in realtà è quello che sta accadendo a Napoli dove le anagrafi rischiano di chiudere. La causa è la mancanza di personale. Sono gli impiegati appositi a tenere aperti gli sportelli che registrano i cittadini morti e quelli nati. La nascita e la morte: fenomeni contrastanti ma anche naturali, che di certo non guardano alla domenica e ai festivi. La I Municipalità ha deciso di inviare a Palazzo San Giacomo una nota, in cui si chiede di effettuare quanto prima possibile una riforma consistente in uno sportello unico che sia aperto anche la domenica e per tutta la città. 

Napoli, vietato morire di domenica: manca il personale all’anagrafe

Il servizio anagrafe rischia di chiudere a Napoli a causa della mancanza di dipendenti e i prossimi pensionamenti non faranno che aggravare la situazione, già di per sé critica. Di conseguenza, lo scorso 5 maggio è stata inviata una lettera da parte del direttore della I Municipalità al direttore generale e al segretario generale del Comune di Napoli, in cui è stata avanzata una “richiesta di riorganizzazione dei servizi di stato civile nei giorni festivi e nella giornata di domenica”. Nella lettera viene fatto riferimento a un unico sportello aperto domenica e giorni festivi, a cui sia possibile comunicare i decessi almeno ventiquattro ore prima. 

La richiesta della I Municipalità

La lunga missiva indirizzata al direttore generale del comune di Napoli riporta: “Al fine di non interrompere il servizio garantito la domenica si propone, pertanto, l’apertura di un unico servizio centrale che raccolga le sole dichiarazioni di morte nel limite delle 24 ore. In questo modo, il personale con qualifica di ufficiale di stato civile disponibile a turnare potrebbe avvicendarsi nell’unica sede cittadina che verrà individuata e che potrebbe trovare collocazione in una delle sedi dei servizi demoanagrafici delle Municipalità centrali meglio servite dai servizi di trasporto pubblico”.