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Naspi 2017. di cosa si tratta e chi ne beneficia

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La legge prevede appositi strumenti di sostegno economico. La Naspi è un sussidio di disoccupazione riconosciuto dalla legge in presenza di specifici requisiti. Che cos'è la Naspi La Naspi è la nuova assicurazione sociale per l’impiego che sostituisce l’aspi e la mini aspi. E’ una form...

La legge prevede appositi strumenti di sostegno economico. La Naspi è un sussidio di disoccupazione riconosciuto dalla legge in presenza di specifici requisiti.

Che cos’è la Naspi

La Naspi è la nuova assicurazione sociale per l’impiego che sostituisce l’aspi e la mini aspi.

E’ una forma di sostegno al reddito dell’individuo per i lavoratori subordinati che involontariamente abbiano perso il posto di lavoro a far data dal 1° maggio 2015. Si tratta dunque di una indennità mensile di disoccupazione introdotta dal governo Renzi per coloro che abbiano perso l’impiego dopo la suddetta data, ad esempio per licenziamento o per scadenza di un contratto a termine. La Naspi viene erogata dall’inps a seguito di domanda inoltrata dal lavoratore entro il termine massimo di 68 giorni dalla perdita dell’occupazione.

Durata

La Naspi viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni.

Ai fini del calcolo non si devono considerare i periodi di contribuzione che hanno già comportato erogazione di sussidi di disoccupazione.

Per i casi di disoccupazione verificatisi a partire dal 1° gennaio 2017 la Naspi avrà durata massimo di 78 settimane.

Chi sono i beneficiari della Naspi

La Naspi è una misura a favore di coloro che avevano un rapporto di lavoro subordinato.

In particolare è istituita per:

  • i lavoratori dipendenti privati;
  • apprendisti;
  • soci lavoratori di cooperative;
  • personale artistico a contratto subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Sono esclusi i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato.

Requisiti per poter accedere alla Naspi

Vediamo quali sono i requisiti per poter usufruire della Naspi:

  • perdita involontaria dell’occupazione;
  • dichiarazione dello stato di disoccupazione;
  • almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;
  • almeno 30 giorni lavorativi effettivi nei 12 mesi precedenti il periodo di disoccupazione;
  • aver dichiarato al centro per l’impiego la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorative
  • partecipazione a misure di politica attiva del lavoro.

Si ricorda che sono esclusi i periodi contributivi per i quali si è già percepita una eventuale altra indennità di disoccupazione.

Ci sono casi specifici in cui, nonostante la perdita non involontaria dell’occupazione, il sussidio può essere richiesto ugualmente, come le dimissioni per giusta causa o durante il periodo tutelato di maternità; può, inoltre, ottenere la Naspi anche chi ha risolto il rapporto di lavoro consensualmente in caso di procedura conciliativa per licenziamento.

Modalità per presentare la domanda

Per richiedere la Naspi ci sono due modalità per presentare la domanda:

  • attraverso il sito dell’Inps, sezione Servizi per il cittadino, Invio di domande di prestazione a sostegno del reddito (in tal caso è necessario il possesso del Pin personale o l’identità unica digitale Spid);
  • chiamando il numero 803.164;
  • tramite il supporto di un patronato.

Per poter accedere al beneficio occorre presentare domanda all’Inps entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Trattasi di un termine inderogabile oltre il quale non è possibile fare richiesta.

Spetta a decorrere dall’8° giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro.

Qualora la domanda sia stata presentata oltre l’8° giorno, decorre dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda. E’ corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione maturate negli ultimi 4 anni.