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Natale di blackout: rischi di interruzione dell’elettricità in inverno dopo la stangata sulle bollette

Si rischia un Natale di blackout

Rischiamo un Natale con il blackout? Dopo i rincari sulle bollette si rischiano interruzioni di corrente in inverno. Aumenteranno anche pane e pasta.

Natale con il blackout? Dopo la stangata sulle bollette si temono interruzioni di corrente in inverno.

Natale di blackout: si teme un inverno al buio

La mancanza di energia ha la capacità di creare uno scenario da incubo per l’economia, tagliando la crescita e aumentando l’inflazione, ha spiegato la Stampa.

Inoltre, bisogna considerare anche il problema strutturale del rigidissimo inverno scorso che ha praticamente esaurito le scorte precedenti. Oltre alla sfortuna climatica di venti deboli, che ha impedito a paesi come la Norvegia di fornire più energie rinnovabili.

Per questo, spiega Francesco Guerrero, l’unica soluzione è quella proposta da Jeff Currie di Goldman Sachs: “Demand destruction“, ossia “distruzione della domanda”, quindi consumare meno energia.

Natale di blackout, si teme un inverno al buio: preoccupa lo scenario di medio termine

Tuttavia, spiega il Corriere della Sera, a preoccupare è lo scenario di medio termine. Le risorse stanziate dal governo attutiscono il colpo per un trimestre, ma andranno rifinanziate in quello successivo.

“La rilevanza e straordinarietà degli interventi decisi dal governo per far fronte ad una situazione di prezzi senza precedenti impongono l’individuazione di interventi strutturali – ribadisce Arera – perché altrimenti a gennaio l’Autorità, in assenza di ulteriori interventi straordinari, dovrà avviare un percorso di riallineamento del gettito delle componenti Asos e Arim e degli oneri gas”.

Natale di blackout: si rischia un inverno al buio e un aumento di pane e pasta

Non solo, c’è anche il rischio di aumenti per pane e pasta, che è direttamente connesso all’incremento del costo delle materie prime per produrli, a sua volta collegato alla crescita del prezzo dell’energia.

Lo spiega in un’intervista al Corriere della Sera Marco Lavazza, presidente di Unione Italiana Food: “La scarsità di materie prime e il loro conseguente aumento dei prezzi, che colpisce anche l’approvvigionamento di energia, potrebbero compromettere la ripartenza (…).  Le tensioni sui prezzi sono forti, è plausibile che qualche aumento possa esserci”.