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Natalità, il ministro Roccella sui dati Istat: "Momento di svolta. È un inferno demografico"

eugenia roccella

Gli ultimi dati dell'Istat relativi alla denatalità non sono confortanti. La ministra Roccella: "Siamo passati da inverno a inferno demografico".

Gli ultimi dati sull’Istat relativi alla denatalità nel nostro Paese ci raccontano una situazione al quanto preoccupante. In particolare la ministra della Famiglia Eugenia Roccella nel corso di un suo intervento in un videomessaggio trasmesso in un convegno di Anci Marche e Forum delle Associazioni familiari Marche ha sottolineato che da una situazione di “inverno demografico” siamo passati a quello che la ministra ha definito “inferno demografico”: “Ritengo la natalità un tema centrale e soprattutto un’urgenza per il nostro Paese”, ha osservato.

Natalità, la ministra Roccella sui dati Istat: “Un momento di svolta”

Eugenia Roccella, durante la sua riflessione ha dichiarato che ci troviamo in un “momento di svolta per quanto riguarda l’equilibrio demografico, l’inverno demografico che ormai chiamo ‘inferno demografico’: o ce ne occupiamo in questo momento, riuscendo a invertire la direzione, oppure sarà sempre più difficile”.

Ha poi messo in evidenza che “solo di recente si è cominciato ad occuparsi di denatalità in maniera mirata”, riferendosi all’assegno unico sul quale ha lavorato il precedente esecutivo.

Il presidente dell’Istat Biangiardo: “Ogni anno nascite calano del 2%”

Nel frattempo il presidente di Istat Gian Carlo Biangiardo – riporta Fanpage – nel fare il punto sulla decrescita delle nascite ha spiegato che “Il tasso di fecondità è sceso anche per gli stranieri a 1,87 nel 2021 (2,5 nel 2008). Oggi abbiamo 1,25 figli per donna”.

Ha infine aggiunto: “Il trend di nascite è decrescente: nascono 400mila bambini l’anno, ma ogni anno circa il 2% in meno. L’evoluzione prevede che da 59 milioni di abitanti in Italia, nel 2070 ne avremo 48 milioni, con 250mila nati contro i 400 mila attuali. Nel 2070 avremo il doppio dei morti rispetto alle nascite”.