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La “Cold Response” è quasi pronta. Si tratta della più grande esercitazione militare NATO dell’anno. Si terrà in Norvegia e vedrà coinvolti addirittura 30 mila soldati, 200 aerei e 50 navi, arrivati da 27 Paesi differenti.
NATO, si avvia la “Cold Response”: cosa sta per accadere in Norvegia
Ventisette Stati coinvolti, più di 30 mila soldati, 200 aerei e 50 navi stanno per essere inviati in Norvegia dalla NATO. Il loro obiettivo? Provare sul campo di essere in grado di combattere, se necessario, anche nei paesaggi ostili dei Paesi nordici. È questo lo scopo della “Cold Response“, quella che sarà, a tutti gli effetti, la più grande spedizione militare NATO dell’anno.
Cosa dovranno affrontare i soldati
La vita dei soldati non sarà affatto semplice in Norvegia. I militari NATO dovranno, infatti, provare di poter combattere via terra, via aria e anche via mare, nelle freddissime acque dei Paesi del nord. Le operazioni partiranno lunedì 14 marzo.
Il commento del Ministro della Difesa norvegese
Il Ministro della Difesa norvegese, Odd Roger Enoksen, ha spiegato a ‘Frence Presse’ quanto sia importante un’esercitazione di questo tipo in un momento di incertezza come quello che si sta vivendo attualmente, con la guerra in Ucraina che non accenna ad arrestarsi. “L’esercitazione è estremamente importante per la sicurezza della Norvegia e dei suoi alleati: ci alleniamo per rafforzare la Norvegia per i suoi alleati, non si svolge a causa dell’attacco lanciato dalle autorità russe all’Ucraina, ma il contesto la rende più significativa. Al momento non vi è alcuna minaccia militare esplicita contro la NATO o il territorio norvegese, tuttavia, la situazione in Europa non è stata così imprevedibile per molto tempo.”