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Naufragio dell'Asinara: l'autopsia rivela diversi traumi sul cadavere di Davide Calvia

naufragio dell'Asinara

I traumi sul cadavere di Davide e il silenzio del cugino: cosa è successo veramente durante il naufragio dell'Asinara?

L’autopsia sul cadavere di Davide Calvia infittisce il mistero sul naufragio dell’Asinara: sono stati rinvenuti diversi traumi sul suo corpo.

L’autopsia sul corpo di Davide Calvia

Davide Calvia è il pescatore ritrovato morto dieci giorni dopo che la barca su cui si trovava è affondata nel Golfo dell’Asinara. Oggi, l’autopsia ha dato però una svolta all’indagine: infatti, sul corpo è stata rilevata la presenza di diversi traumi. Forse sono dovuti ai dieci giorni che il corpo ha passato in acqua tra onde e scogli, o forse, a dei colpi ricevuti prima dell’annegamento.

Con lui, in mare, c’era il cugino, Giovannino Pinna, che è stato ritrovato in gravi condizioni 24 ore dopo il naufragio su una spiaggia di Marritza, nella Marina di Sorso. Nadia, la sorella di Davide, non si dà pace e afferma:

«Soltanto Giovannino sa che cosa è accaduto. Perché tace? È ora che parli. Era con lui nella barca affondata!».

I dubbi sull’imbarcazione e sull’incidente

Pinna e Calvi non possedevano una propria imbarcazione e, al momento, le indagini non sono riuscite a scoprire su quale barca si trovassero al momento del naufragio. L’unico indizio è relativo ai giubbotti salvagente ritrovati sui due cugini, che sarebbero compatibili con quelli presenti su una barca rubata e mai stata ritrovata.

Inoltre, dopo il ritrovamento del corpo di Calvia i dubbi sulla vicenda sono aumentati. Il torace schiacciato e traumi plurimi possono essere dovuti solo con gli urti contro gli scogli, o sarebbero stati la conseguenza di un pestaggio. Tra le ipotesi c’è anche quella che i due cugini siano stati puniti di chi si trovava con loro sulla barca.