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Si aggrava di ora in ora il bilancio dei migranti morti a causa del naufragio avvenuto in Calabria questa mattina, a Cutro: si teme che il numero delle vittime possa addirittura superare le 100 unità.
Naufragio migranti in Calabria: decine di morti, tra cui un neonato e due gemellini
Al momento risultano confermate le morti di almeno 60 fra gli oltre 200 migranti a bordo durante un tentativo di sbarco a Cutro, a venti chilometri da Crotone, in Calabria. I cadaveri sono stati trovati questa mattina sulla spiaggia, in località “Steccato”. Tra le vittime ci sarebbero molti bambini, tra cui un neonato di pochi mesi e due gemellini.
Risultano per fortuna anche molte persone già portate in salvo, almeno 80, attualmente assistite presso il centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto. I migranti si sono tolti i vestiti bagnati e sono stati avvolti da coperte: hanno tutti gli sguardi persi nel vuoto, alcuni piangono disperati. Come riporta Ansa dopo la tragedia una donna non ha fatto altro che disperarsi chiamando a gran voce il figlio che non è più riuscita a ritrovare.
Il terribile incidente
L’imbarcazione su cui viaggiavano i migranti, in arrivo da Iran, Afghanistan e Pakistan, sarebbe finita contro gli scogli a causa del mare agitato. Secondo le fonti, i migranti “non hanno fatto in tempo a chiedere aiuto”. Alcuni dei sopravvissuti sono riusciti a raggiungere la costa con i loro mezzi, mentre l’imbarcazione è stata spezzata in due. Le persone che si trovavano a bordo del peschereccio sono finite in mare e sono morte annegate. Ci sono ancora molti cadaveri da recuperare in mare.
Fermato un presunto scafista
Nel frattempo, le autorità sono al lavoro con le indagini sulla tragedia. Al momento è stato fermato un cittadino turco, il presunto scafista dell’imbarcazione. Nel relitto della nave finito sulla spiaggia è stato rinvenuto anche il documento di un altro soggetto che al momento non è stato possibile individuare fra i presenti. Non è ancora dato sapere se può essere fuggito o a sua volta annegato nel naufragio.