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Nave Aquarius: uomo minaccia di buttarsi in mare

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Attimi di alta tensione a bordo della nave Aquarius, un migrante ha minacciato di gettarsi in mare peer paura di essere riportato in Libia

Cresce la disperazione a bordo della nave Aquarius. Ne dà notizia Medici senza Frontiere Italia che in un tweet comunica il crescente stato di ansia delle persone, 629 migranti tra i quali oltre un centinaio di minori non accompagnati, tanto che un uomo a bordo avrebbe minacciato di gettarsi in mare; il migrante avrebbe motivato il gesto con la paura di essere riportato in Libri, secondo quanto riportato da MsF che ne ha dato notizia intorno alle 19 dell’11 giugno 2018. “Un uomo – ha spiegato l’organizzazione – ha minacciato di saltare in mare, dicendo che aveva paura che sarebbe tornato in Libia“. Le persone che si trovano sull’imbarcazione, ha sottolineato, “sono sempre più ansione e disperate”; da Malta nel frattempo sarebbero arrivati a bordo dell’imbarcazione cibo e acqua.

Spagna offre porto di sbarco per Aquarius

Nel frattempo la Spagna si sarebbe detta disponibile a concedere alla nave l’autorizzazione ad accedere ad uno dei suoi porti: il premier spagnolo ha sottolineato che Aquarius può sbarcare nel porto di Valencia. Sulla pagina Facebook ufficiale, Medici Senza Frontiere scrive: “Abbiamo appreso dai media che il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, ha offerto Valencia come porto di sbarco per la nave Aquarius. Non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito da parte dei centri di coordinamento dell’MRCC di Italia o Spagna. La situazione a bordo per le 629 persone soccorse richiede una soluzione urgente”.

Caso Aquarius, dibattito al Parlamento europeo

Nella giornata di mercoledì 13 giugno è intanto stato programmato un dibattito, al Parlamento europeo, sulla questione migratoria e, in particolare, sul caso Aquarius e sull’emergenza nel Mediterraneo, in occasione della prossima sessione plenaria di Strasburgo. E’ la conseguenza della decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini che, domenica 10 giugno, non ha concesso alla nave della ong SOS Mediterranée, l’autorizzazione per accedere ad un porto italiano.

Salvini in Libia entro fine mese

Una missione “risolutiva” in Libia entro fine mese. E’ la speranza del ministro dell’Interno Matteo Salvini intenzionato a recarsi nel Paese per un incontro tutto incentrato sul tema dell’immigrazione; al momento nessun altro dettaglio è stato reso noto a riguardo, dunque non è chiaro se le intenzioni di Salvini siano quelle di portare avanti politiche differenti da quelle dell’ex ministro Minniti. Secondo quanto riferito dal Guardian, il governo italiano avrebbe di fatto mutato la sua posizione e d’ora in poi le navi di soccorso italiane (ad esempio le imbarcazioni della Guardia Costiera) potranno continuare a raggiungere i porti della penisola; al contrario le navi delle ong si vedranno l’accesso negato. Nel frattempo è stata convocata per domattina una riunione di emergenza da parte del governo della Comunità Valenciana: l’obiettivo è coordinare l’arrivo (al momento ancora non ufficialmente confermato) di Aquarius nel porto di Valencia; più volte il personale di bordo della nave ha confermato che nessuna indicazione ufficiale è stata loro inviata dalle autorità marittime competenti. Nel frattempo Aquarius si trova ‘bloccata’ tra Malta e Italia, in attesa di poter iniziare il viaggio verso la Spagna, che avrebbe la durata di tre giorni e che secondo MSF è insicuro.