> > Ndrangheta, 104 arresti in tre regioni: sequestrata una tonnellata di cocaina

Ndrangheta, 104 arresti in tre regioni: sequestrata una tonnellata di cocaina

Blitz contro la ndrangheta e maxi sequestro di cocaina della Squadra Mobile

Ndrangheta, 104 arresti in tre regioni: sequestrata una tonnellata di cocaina dietro input delle procure antimafia di Milano, Firenze e Reggio Calabria

Durissimo colpo dell’antimafia alla ndrangheta della Piana di Gioia Tauro con 104 arresti in tre regioni: sequestrata oltre una tonnellata di cocaina nel corso di un articolato blitz in Lombardia, Toscana e Calabria contro ‘ndrina dei Molè

Ndrangheta, 104 arresti e un mare di cocaina: tre procura contro le ndrine

A coordinare l’operazione tre procure distrettuali antimafia, quelle di Milano, Firenze e Reggio Calabria. Gli inquirenti hanno individuato decine e decine di presunti affiliati al sodalizio malavitoso e “sotto cappello prevalente” del 416/bis per associazione mafiosa li hanno fermati. E le ramificazioni della cosca non erano solo regionali italiane, ma avevano anche interessato con precisi spot logistici ed operativi paesi dell’estero, in particolare il Sud America, da cui la droga sequestrata veniva spedita. 

Le mani della ndrangheta sulla cocaina del Sud America, raffica di arresti: sono 104

Le indagini sono state portate avanti dalle squadre mobili della Polizia di Reggio Calabria, Milano, Firenze e Livorno: secondo le risultanze ad operare erano gruppi che, “seppur dotati di una certa autonomia, operavano in stretta sinergia”. I reati contestati agli indagati sono, “a vario titolo, associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto illegale di armi”.

Raffica di ipotesi di reato gravi per il blitz contro la ndrangheta con 104 arresti e una tonnellata di cocaina sequestrata

E ancora: “autoriciclaggio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, produzione, traffico e cessione di sostanze stupefacenti, usura, bancarotta fraudolenta, frode fiscale e corruzione”. Nel filone milanese dell’inchiesta c’è stato anche il determinante apporto del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Como.