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'Ndrangheta a Torino: 45 condanne

foto procura

Aumentano le condanne nell'ambito dell'inchiesta "Minotauro" sulla presenza della 'ndrangheta nel territorio torinese. L'impianto accusatorio predisposto dalla Procura di Torino non ha soltanto retto anche in sede di appello, ma ha determinato un consistente aumento delle condanne, che passano da...

Aumentano le condanne nell’ambito dell’inchiesta “Minotauro” sulla presenza della ‘ndrangheta nel territorio torinese.

L’impianto accusatorio predisposto dalla Procura di Torino non ha soltanto retto anche in sede di appello, ma ha determinato un consistente aumento delle condanne, che passano dalle 38 del processo di primo grado alle 45 di oggi. Dei 70 imputati, scende quindi a 25 il numero delle assoluzioni.

Il procuratore generale Antonio Malagnino si è detto soddisfatto della sentenza emessa oggi dalla Corte d’Appello di Torino presieduta dal giudice Paola Perrone.

Il nome più noto fra gli imputati è quello dell’ex sindaco di Leinì, Nevio Coral, che, pur con una riduzione di pena, è stato condannato a 8 anni di carcere e al risarcimento di 100000 euro per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio.

Tra i condannati anche Bruno Trunfio, ex assessore della città di Chivasso (7 anni) e Antonino Battaglia, ex segretario comunale di Rivarolo (3 anni per voto di scambio). 12 anni invece al boss Salvatore Giorgio Demasi, che fungeva da interlocutore con il mondo della politica.

Presente nell’aula di giustizia il Comandante Provinciale dei Carabinieri Arturo Guarino, che ha voluto esprimere le sue congratulazioni ai militari dell’Arma che hanno partecipato all’inchiesta.