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'Ndrangheta: a infermiere sequestrati 6 milioni di beni. Era ritenuto contiguo della cosca Reggino

'Ndrangheta: a infermiere sequestrati 6 milioni di beni. Era ritenuto contiguo della cosca Reggino

Immobili e altri beni per 6 milioni di euro sono stati sequestrati a un infermiere di Melito Porto Salvo (RC) ritenuto contiguo a una cosca della 'Ndrangheta. Un patrimonio che andava ben oltre ciò che sarebbe stato lecito attendersi per un infermiere. Per questo la Procura di Reggio Calabria e la...

Immobili e altri beni per 6 milioni di euro sono stati sequestrati a un infermiere di Melito Porto Salvo (RC) ritenuto contiguo a una cosca della ‘Ndrangheta.

Un patrimonio che andava ben oltre ciò che sarebbe stato lecito attendersi per un infermiere. Per questo la Procura di Reggio Calabria e la DIA hanno avviato indagini su Annunziato Iamonte, 59enne di Melito Porto Salvo. All’uomo, ritenuto contiguo alla cosca Iamonte, secondo quanto dichiarato dai collaboratori di giustizia Filippo Barreca e Rocco Nasone, sono stati sequestrati 70 tra fabbricati, appartamenti, cantine e locali, più 15 ettari di terreno coltivato, un’automobile e vari rapporti finanziari per un totale di 6 milioni di euro.

Il provvedimento è stato eseguito dalla DIA di Reggio Calabria ed è stato emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del procuratore reggino Federico Cafiero de Raho e del direttore della DIA Nunzio Antonio Ferla. Gli inquirenti ritengono che la sproporzione tra i redditi dichiarati dall’infermiere e il suo ingente patrimonio sia da ricondurre ad attività illecite. Oltre alla contiguità all’omonima cosca della ‘Ndrangheta, nei confronti di Iamonte sarebbe stata accertata anche l’omessa segnalazione di variazioni patrimoniali alla Guardia di Finanza, cui era tenuto in quanto sorvegliato speciale.