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Nel sangue di Samantha Migliore “c’era tantissimo silicone”

Samantha Migliore

Il referto sarà ufficiale solo fra 90 giorni ma secondo alcuni dati trapelati nel sangue di Samantha Migliore “c’era tantissimo silicone”

Nel sangue di Samantha Migliore “c’era tantissimo silicone” e i primi esiti dell’autopsia sul corpo della 35enne morta a Maranello lo scorso 21 aprile evidenza la presenza della sostanza in quantità decisamente severe e “fuori sede”. La Migliore era morta in sospetta concausa con una iniezione al seno effettuata su di lei da Pamela Andress, sedicente estetista che estetista non era ed oggi indagata per esercizio abusivo della professione, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato.

Silicone nel sangue di Samantha Migliore

I nuovi elementi emersi dall’autopsia sembrerebbero (lo sottolineiamo, sembrerebbero) accreditare la tesi medica per cui la 35enne non sarebbe morta per shock anafilattico ma proprio perché il silicone è stato iniettato direttamente in un vaso sanguigno. La sostanza collosa poi avrebbe ostruito un’arteria e causato la morte di Samantha in pochi minuti. In attesa del referto ufficiale che sarà disponibile entro 90 giorni proseguono gli accertamenti sulla 50ebbe trans Pamela Andress, pr brasiliana che avrebbe materialmente fatto l’iniezione alla Migliore.

La posizione di Pamela Andress

L’indagata ha spiegato ai Carabinieri di Cento che aveva già eseguito trattamenti simili sulla defunta e ovviamente su richiesta della 35enne. La Andress non è in possesso di alcun titolo professionale nell’ambito dell’estetica e lavora come organizzatrice di eventi, ma tramite i suoi legali ha fatto sapere di non essere affatto fuggita la sera della tragedia, ma di essere ancora presente in casa di Samatnha quando era arrivata l’ambulanza.