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Neonato abbandonato a Brescia salvato da un poliziotto

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E' stato trovato nel centro di Brescia un neonato di 7-10 giorni abbandonato nel passeggino: si cercano i genitori.

E’ stato trovato un neonato abbandonato, a due passi da centro di Brescia, davanti al numero al civico 3 di Vicolo delle Nottole. Ad avvisare le forze dell’ordine è stato un residente, il quale affacciandosi al balcone ha notato sotto la pioggia il passeggino, che custodiva in una tutina azzurra il pargoletto di pelle chiara di 7, al massimo 10, giorni di vita. Sono ancora in corso le indagini della Questura di Brescia per risalire ai genitori.

Il ritrovamento

Il neonato è stato subito portato al pronto soccorso, dove i medici hanno verificato il suo stato di salute: per fortuna il piccolo è in ottime condizioni e sembrava esser stato nutrito da poco. Al momento le forze dell’ordine stanno cercando di rintracciare la mamma e il papà. Purtroppo nel Vicolo delle Nottole non vi sono telecamere, ma si sta accuratamente controllando se appaiono comunque persone sospette nelle registrazioni di quelle presenti nella zona circostante. Inoltre, sono in corso anche accertamenti nei reparti di neonatologia degli ospedali, in modo da identificare tutte le neo mamme che hanno dato alla luce un bambino nei giorni passati.

L’uomo, non vedendo adulti nel circondario, appena si è reso conto della situazione ha chiamato i Carabinieri, e dopo di essi si sono immediatamente arrecati sul posto anche gli agenti della Polizia di Stato e i medici di un’ambulanza. La chiamata è arrivata poco dopo le 21, e si presume che il bimbo sia stato abbandonato nel vicolo intorno alle 20.30, il quale piangendo probabilmente per il freddo, è riuscito ad attirare l’attenzione abbastanza in fretta.

L’intervento del poliziotto

Non è stata una falsa chiamata quella ricevuta dalla polizia la sera del 21 maggio: effettivamente una volta arrivati sul posto, gli agenti hanno trovato rannicchiato nel passeggino un bambino molto piccolo, avvolto in una coperta. Alcuni dettagli, come la presenza nella culla di un biberon caldo e una borsa con alcuni cambi e altre coperte, fanno pensare che chi l’ha abbandonato, l’ha tutto sommato fatto con coscienza. Antonio Matrano, il capopattuglia della volante intervenuta sul posto, non aveva mai avuto un’esperienza simile, e ammette: “andrò a trovarlo in ospedale”.

Partorire in anonimato è possibile

I motivi che possono portare ad abbandonare un neonato sono tanti e complessi: spesso si tratta di donne disperate che non riescono ad immaginare alcun’altra soluzione. Tuttavia, c’è da sapere che oltre ad essere possibile per legge partorire in anonimato (DPR 396/2000, art. 30, comma 2), si può anche non riconoscere il bambino e lasciarlo nell’ospedale dove è nato. Il Ministero della Salute infatti sottolinea: “Il diritto a rimanere una mamma segreta prevale su ogni altra considerazione o richiesta e ciò deve costituire un ulteriore elemento di sicurezza per quante dovessero decidere, aiutate da un servizio competente ed attento, a partorire nell’anonimato”.

Dopo il parto, nell’atto di nascita del bambino viene scritto “Nato da donna che non consente di essere nominata”, e l’ospedale provvede a segnalare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni la situazione del neonato, permettendo così l’apertura di un procedimento di adottabilità. In questo modo viene garantito al piccolo, il diritto di crescere ed essere educato in famiglia, assumendo lo status di figlio legittimo dei genitori che lo hanno adottato.

Inoltre, anche nel caso in cui si sia deciso di non partorire in ospedale, è comunque possibile lasciare il figlio al sicuro, mantenendo l’anonimato. A questo scopo sono state predisposte delle culle speciali, che permettono di lasciare totalmente protetti i neonati, mantenendo la privacy di chi lo deposita. Dunque, anche una gravidanza inaspettata e indesiderata si può affrontare nel pieno rispetto della sicurezza del bambino.