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New York, ragazzino di 13 anni accoltella la sorella maggiore: “Mi stava dando fastidio”

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Accoltella la sorella maggiore perché lo stava infastidendo: è stata la motivazione fornita da un ragazzino di New York per l’aggressione commessa.

La tragedia che ha dell’inverosimile si è consumata a New York quando un ragazzino di 13 anni ha accoltellato la sorella maggiore perché gli stava dando fastidio. La vittima dell’aggressione è ricoverata in ospedale e sta lottando tra la vita e la morte.

New York, ragazzino di 13 anni accoltella la sorella maggiore: “Mi stava dando fastidio”

Ha accoltellato la sorella maggiore a braccia, gambe e viso perché lo stava infastidendo. La drammatica vicenda, che ha come protagonista un ragazzino di soli 13 anni, si è consumata a New York, nel Queens. La vittima dell’efferata aggressione è una preadolescente di 14 anni che è stata ridotta dal fratellino in fin di vita.

L’episodio è stato riportato nella giornata di martedì 14 marzo dai media americani che hanno denunciato l’ennesimo caso di violenza domestica e abuso di armi anche se, nel caso specifico, non è stata impiegata un’arma da fuoco.

La telefonata al 911 e il ricovero in ospedale

Dopo aver pugnalato quasi a morte la sorella, il 13emme ha chiamato il 911 asserendo che un ladro si fosse introdotto in casa.

Quando le forze dell’ordine americane sono arrivate presso l’abitazione nel Queens, hanno trovato la vittima con ferite da arma bianca su braccia, gambe e al volto. La 14enne ha subito raccontato di essere stata colpita con un coltello da fratello. Il ragazzino, quindi, ha confessato di essere il responsabile dell’aggressione.

Soccorsa dagli agenti di polizia, la giovane è stata trasportata al Jamaica Hospital presso il quale si trova ricoverata in condizioni critiche ma stabili, con un polmone collassato.

Il commento della madre del ragazzino di 13 anni che ha accoltellato la sorella maggiore

In merito all’aggressione, stando a quanto scritto dal New York Post, i vicini di casa hanno raccontato di sentire spesso il 13enne urlare in casa. Sull’accaduto, si è espressa la madre dei bambini, Rupiah Begun, 42 anni, che al momento dell’aggressione si trovava al lavoro in un McDonald’s della zona. “Non so cosa sia successo, di solito va tutto bene. Giocano insieme e non c’è nessun problema”, ha detto la donna.

Se la madre era al lavoro, il padre – che lavora come autista di taxi – si trova in Bangladesh. I ragazzini, quindi, si trovavano completamente solo a casa insieme al più piccolo dei fratelli di appena 8 anni che ha assistito inerme alla terribile scena.