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Neymar criticato per tributo insensibile a Stephen Hawking

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Neymar ha deciso di rendere un particolare omaggio al grande Stephen Hawking con una foto. Ma questa è stata giudicata offensiva

Il fuoriclasse brasiliano Neymar, adesso infortunato, ha deciso di fare un suo ‘tributo’ al grande scienziato Stephen Hawking, morto il 14 marzo all’età di 76 anni e affetto da Sla. Il giocatore del Paris Saint-Germain ha pubblicato sui social una foto in cui si mette in posa su una sedia a rotelle. Cercando di imitare il grande scienziato. Il popolo del web ha però percepito la foto come una presa in giro di cattivo gusto. E il campione brasiliano è stato sommerso dalle critiche.

Neymar Stephen Hawking

Neymar, fuoriclasse numero 10 del Paris Saint-Germain, ha fatto il suo tributo a Stephen Hawking. La stella brasiliana ha pubblicato su Instagram una foto in cui si ritrae su una sedia a rotelle, con una posa ed un’espressione che palesemente vogliono imitare il grandissimo scienziato. Il post è stato fatto con le migliori intenzioni. Ne siamo certi. È accompagnato dalla frase di Stphen Hawking “devi avere un atteggiamento positivo e ottenere il meglio dalla situazione in cui ti trovi”. Questo non è certo un buon periodo per Neymar. Il fuoriclasse brasiliano è infortunato, inoltre la sua squadra, il Paris Saint-Germain, nonostante la sontuosa e costosissima campagna acquisti, è stato eliminato agli ottavi di Champions League. Si tratta senza dubbio di un grosso fallimento.

Ma alle delusioni sportive, per Neymar si aggiungono anche quelle social. Il popolo del web, infatti, non ha preso bene quella foto. L’ha giudicata insensibile e inappropriata. Sembra quasi una presa in giro. Stanno perciò piovendo valanghe di commenti e critiche nei confronti del numero 10 brasiliano. Forse qualcuno esagera, ma senza dubbio c’erano altri mille modi, tutti migliori, per rendere tributo al grande Stephen Hawking.

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Stephen Hawking

I suoi studi sui buchi neri sono stati e sono ancora oggi importantissimi. Questi, non gli anni 70, grazie alle sue intuizioni, non erano più così misteriosi. Stephen Hawking propose delle spiegazioni davvero geniali. I buchi neri non restavano in eterno all’ultimo stadio raggiunto dopo la fine di una stella massiccia. Questi, tuttavia, non inghiottiva però tutto, compresa la luce impedendo di essere visto. Stephen Hawking spiegava che qualcosa riusciva a scappare.
Si trattava di una radiazione (battezzata poi proprio come Radiazione di Hawking). Iniziava perciò un processo che indebolisce il buco nero fino ad affievolirlo ed estinguerlo. Si tratta di una teoria sulla quale il dibattito è ancora oggi aperto. Il corpo, fortemente limitato dal terribile male, non riuscica ad impedire alla brillante mente di Stephen Hawking di approfondire i propri studi. Nel 1988 raggiunge la fama internazionale al suo libro Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo. Con questo grandissimo successo, Stephen Hawking diventava così un mito, praticamente al pari del grande Albert Einstein.
Stephen Hawking ha collaborato anche con altri scienziati. Da questi lavori congiunti, è stato possibile elaborare parecchie teorie fisiche e astronomiche. Tra questa vi sono il multiverso, la formazione ed evoluzione galattica e l’inflazione cosmica. Queste teorie sono sempre state spiegate con semplicità e chiarezza in diversi testi di divulgazione scientifica. In questo modo è stato possibile raggiungere il grande pubblico.