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Nicole morta di otite: il suo cuore ha salvato un bimbo

nicole zacco

Il cuore di Nicole Zacco, la bimba di 4 anni morta a Brescia per un’otite degenerata, ha salvato la vita a un altro bambino

La notizie era già giunta dopo la tragedia. I genitori di Nicole Zacco avevano praticamente deciso subito dopo la morte della piccola per la donazione dei suoi organi. La piccola, di soli 4 anni, è morta a causa di una otite degenerata agli Spedali Civili di Brescia, dopo essere stata rifiutata da altri due nosocomi. Come ha riferito il padre della piccola a un noto quotidiano nazionale, il cuore di Nicole ha già contribuito a salvare la vita a un altro bambino, che era in attesa di trapianto. “Nicole, da grande, voleva fare il medico. Con il suo gesto, anche senza saperlo, ha già coronato il suo sogno aiutando gli altri”, ha commentato amaramente l’uomo.

Indagati i medici dei 3 ospedali

Notizia di oggi è poi che la Procura di Brescia, su richiesta della famiglia, stia indagando sulla vicenda. Si è saputo che sono stati iscritti nel registro degli indagati tutti i medici che si sono occupati della piccola. Si tratta ovviamente di un atto dovuto, come fanno sapere i magistrati: una garanzia nei confronti dei medici stessi. Sotto inchiesta ci sono quindi il primo pediatra che, alla comparsa dei primi sintomi, aveva visitato Nicole. Ci sono poi i medici dell’ospedale di Manerbio e quelli della Clinica Poliambulanza, i due ospedali che avevano rifiutato il ricovero della bambina. Infine ci sono i medici degli Spedali Civili di Brescia, dove la piccola di 4 anni è deceduta nella serata di giovedì.

Sulla pagina Facebook dell’asilo di Gottolengo, in provincia di Brescia, è comparsa una foto con una candela accesa e la scritta: “Ciao piccolo dolce angioletto”. L’angioletto che non vedrà più i suoi piccoli compagni d’asilo è proprio la piccola Nicole Zacco. A causare il decesso della piccola sarebbe stata, come detto, un’otite degenerata. Ma sulla tragedia fin da subito aleggiava lo spettro della malasanità. Secondo quanto riportato dalla testata locale “Il Giornale di Brescia”, la piccola Nicole sarebbe stata rispedita a casa in due diverse circostanze. Ovvero da due ospedali, quello di Manerbio e la Poliambulanza di Brescia. La bambina da circa un mese e mezzo accusava forti dolori al collo accompagnati da febbre. Evidentemente causati dall’infezione già in corso.

Il Ministero della Salute invia gli ispettori

Le modalità della morte della piccola Nicole hanno spinto il Ministero della Salute a inviare un team di esperti nelle strutture ospedaliere coinvolte. Il ministro Beatrice Lorenzin ha dunque deciso di mandare i carabinieri del Nas e gli ispettori del Ministero stesso. Sulla vicenda ha intanto detto la sua anche l’Azienda sociosanitaria territoriale del Garda, a cui appartiene l’ospedale di Manerbio. “La piccola Nicole è stata visitata presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Manerbio il 30 marzo scorso. Non conoscendo quanto accaduto nei giorni successivi, nel rispetto del dolore dei famigliari, restiamo in attesa delle conclusioni medico legali e delle risultanze della verifica interna già disposta dalla Direzione Aziendale”.