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Niente funerale, cadavere della zia in casa per sei mesi

Nessun funerale, corpo della zia in casa

Il corpo di una donna morta a gennaio è stato conservato in casa dal nipote di 66 anni che non aveva soldi per il funerale: rischia la denuncia.

Una macabra vicenda si è verificata ad Asti, in Piemonte. Il cadavere di una donna di 90 anni, morta il 18 gennaio, è stato tenuto in casa per mesi dal nipote di 66 anni. L’uomo ha dichiarato alla polizia di essere stato costretto ad agire in questo modo a causa dei suoi problemi economici: non aveva soldi per pagare un funerale alla zia e per dare sepoltura al corpo. Ora il nipote rischia una denuncia per occultamento di cadavere e il Comune di Asti provvederà alla tumulazione.

Cadavere in casa

I carabinieri e i vigili urbani di Asti certamente non si aspettavano di assistere a una scena tanto macabra. Gli agenti delle forze dell’ordine hanno bussato alla porta di una casa di via Bonzanigo, nel centro storico della città piemontese, per effettuare uno sfratto. La proprietaria dell’abitazione, Luigia Laferrere, 90 anni, doveva lasciare la casa per cui non stava più pagando da mesi. Ma i carabinieri sono stati accolti dal nipote della signora Luigia, un uomo di 66 anni che ha rivelato loro la verità: “Prima di entrare vi devo dire una cosa. Troverete mia zia morta. Non avevo i soldi per fare il funerale“.

La donna è morta il 18 gennaio 2018 e il suo decesso è stato regolarmente verificato da un medico legale. A partire da quel momento, però, nessuno ha più avuto notizie della donna e di ciò che è accaduto al suo corpo. In città non è stato celebrato nessun funerale in suo onore e in nessun cimitero è presente una tomba col suo nome.

Nessun funerale

Il nipote ha dichiarato alla polizia di non avere i soldi necessari per un funerale. Non potendo permettersi di pagare la cerimonia, ha deciso di custodire il cadavere della zia proprio nella sua abitazione. I carabinieri hanno trovato il corpo adagiato sul letto, ormai in avanzato stato di decomposizione.

L’azione del nipote però non sarà senza conseguenze anche dal punto di vista legale. L’uomo è infatti passibile di denuncia per occultamento di cadavere. Dopo l’accertamento del decesso, era suo dovere seguire le procedure necessarie per la tumulazione. In caso di problemi economici che impediscono di pagare l’importo dovuto, è possibile rivolgersi al Comune di appartenenza, che si occuperà di sostenere le spese necessarie. Ora sarà proprio il Comune di Asti a occuparsi di seppellire il corpo dell’anziana donna.

I carabinieri nel frattempo indagano su quanto avvenuto nei mesi che sono trascorsi tra la morte di Luigia Laferrere e il ritrovamento del cadavere. L’avanzato stato di decomposizione del corpo ha infatti generato un forte odore che generalmente, in casi simili, allarma i vicini di casa e li spinge a contattare le forze dell’ordine. Ma in questi mesi nessuno si è lamentato per la puzza proveniente dalla casa di via Bonzanigo.