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No green pass sgomberati a Trieste, Sgarbi: "Draghi sapeva tutto"

Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi ha commentato lo sgombero dei No Green Pass a Trieste. Secondo lui Mario Draghi sapeva tutto.

Vittorio Sgarbi ha commentato lo sgombero dei No Green Pass a Trieste. Secondo lui Mario Draghi sapeva tutto. 

No green pass sgomberati a Trieste, Sgarbi: “Tutto quello che vedi è vigilato da Draghi”

Nella puntata di Quarta Repubblica, programma condotto da Nicola Porro, andata in onda lunedì 18 ottobre, è stato ospite Vittorio Sgarbi, che si è schierato in difesa dei portuali. Si è parlato di quanto accaduto al porto di Trieste, con la polizia che ha caricato i manifestanti No Green Pass. Dopo le polemiche esposte da Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che hanno definito “pacifici” i portuali di Trieste, a differenza di quelli che avevano assaltato la Cgil a Roma a cui è stato permesso di farlo, è toccato a Sgarbi. Il critico d’arte ha attaccato Luciana Lamorgese, ma anche Mario Draghi. “Tutto quello che vedi è vigilato da Draghi, che ha un’idea egemonica del potere” ha dichiarato. 

No green pass sgomberati a Trieste, Sgarbi: “Draghi sapeva tutto”

Vittorio Sgarbi ha voluto puntare il dito contro il premier Mario Draghi. “Draghi sapeva che stamattina si sarebbe sgomberato il porto di Trieste, perché la Lamorgese non fa niente senza l’approvazione di Draghi” ha dichiarato il critico d’arte. Un’accusa diretta al premier e al ministro dell’Interno, che ogni giorno sembra essere sempre meno adeguato al ruolo che occupa, tanto da attirare numerose critiche quotidiane. 

No green pass sgomberati a Trieste, Sgarbi: “Vi siete accorti che per andare a votare non era richiesto il Green pass?”

Vittorio Sgarbi ha fatto una riflessione sui vaccini e sul Green pass, soprattutto tenendo conto che domenica 17 e lunedì 18 ci sono stati i ballottaggi. “Vi siete accorti che per andare a votare non era richiesto il Green pass? Perché una persona per lavorare deve essere costretto al Green pass? C’è una violazione di diritti delle persone contro la Costituzione” ha concluso il critico d’arte.