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No vax falsifica autocertificazione e si vanta sui social

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Una mamma contraria alle vaccinazioni obbligatorie si vanta su Facebook di aver contraffatto l'autocertificazione da portare a scuola. Denunciata.

Una mamma no vax confessa candidamente sui social network si aver falsificato l’autocertificazione sulle vaccinazioni della figlia e di aver così ingannato per un anno la scuola. Il post però fa il giro della rete e finisce anche nelle mani della dirigenza dell’istituto bresciano, che decide di denunciare la donna. Presentata una interrogazione in Regione Lombardia.

Vaccini e autocertificazione

Il ministro della Salute Giulia Grillo è stata molto chiara. Nell’autocertificazione sulle vaccinazioni si deve, ovviamente, dichiarare il vero altrimenti si commette un reato. Messaggio che probabilmente non è arrivato alle orecchie di qualche genitore che non solo ha pensato di presentare alla scuola documenti contraffatti ma ha dispensato consigli sui social su come falsificarli con facilità.

La denuncia è partita dalla pagina Facebook “No alle pseudoscienze” dove una mamma cosiddetta no vax si è vantata per aver beffato per un anno i dirigenti della scuola materna a cui era iscritta la figlia, probabilmente non in regola con i vaccini obbligatori.

“Ti è rimasto un foglio mandato dalla Asl con su le vaccinazioni che devi fare?? Ecco, io ho fatto così: l’ho preso, scannerizzato, cambiato data, fotocopiato e portato alla materna. Fine!” si legge in un post. E ancora: “Io mi sono fatta furba così ed è andato tutto bene”. Evidentemente però non abbastanza. “Dopo che lo screenshot del dialogo tra le mamme no vax ha iniziato a circolare in rete abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni da tutta Italia” racconta infatti Alberto Erculiani, che presiede il consiglio d’amministrazione della scuola paritaria Maria Bambina di Esine, nel Bresciano.

Scuola denuncia la mamma

“La vicenda risale allo scorso anno scolastico: c’erano 70 bambini iscritti e la figlia della signora era l’unica a non avere le certificazioni” riferisce Erculiani come riporta Repubblica.it. “La madre continuava a temporeggiare, sostenendo di aver fatto richiesta alla Asl per avere il documento. – spiega – E d’altra parte la normativa non era chiara”.

Dopo aver appreso la notizia, la scuola ha ringraziato sulla sua pagina Facebook tutte le persone che avevano fatto la segnalazione promettendo che sarebbero state immediatamente attivate “le verifiche del caso”. Poi però per qualche tempo la pagina social è scomparsa. Il motivo lo spiega sempre Alberto Erculiani: “Non volevamo essere travolti dalle richieste di informazioni e dal dibattito tra pro e anti vax“.

Dopo le dovute riflessioni sul caso, la scuola ha deciso quindi di sporgere “denuncia ai carabinieri perché ovviamente in questa vicenda noi siamo la parte lesa e vogliamo rimarcare con chiarezza la distanza delle nostre posizioni da quelle della signora. – chiarisce il dirigente – La nostra priorità è tutelare i bambini iscritti”.

Interrogazione in Regione

La vicenda sarà però al vaglio anche della Regione Lombardia. L’ex vicepresidente Viviana Beccalossi informa infatti di voler presentare un’interrogazione urgente all’assessore al Welfare Giulio Gallera affinché “sia fatta la massima chiarezza”. “E’ necessario capire se si tratta di episodi isolati, a tutela della salute di tutti i bambini, che non può essere preda di comportamenti irresponsabili” precisa.

Per Beccalossi quindi il caso dimostra come “l’affidarsi all’autocertificazione da parte dei genitori, peraltro senza controlli, sia davvero una follia, oltre che un vero pericolo per i bambini, specie per quelli con problemi immunitari”.