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No-vax muore dopo aver rifiutato l'intubazione, il primario: "Avrebbe potuto salvarsi"

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A Trento un 50enne convinto no-vax. è morto in ospedale dopo aver rifiutato di essere intubato. Il primario: "Si sarebbe potuto salvare"

Un 50enne no-vax è morto in Trentino dopo aver rifiutato di essere intubato. Il primario: “Nemmeno la compagna è riuscita a fargli cambiare idea”.

50enne no-vax muore dopo aver rifiutato l’intubazione

Non sono riusciti a convincerlo nemmeno i dottori: a Trento un 50enne no-vax malato di Covid ha rifiutato di essere intubato ed è morto. Spesso, infatti, i no-vax rifiutano di essere intubati, sostenendo che sia questa operazione salvavita a uccidere i pazienti in rianimazione. L’uomo, arrivato in ospedale in condizioni di insufficienza respiratoria ha rifiutato l’intubazione, come conferma il primario dell’ospedale Santa Chiara, Daniele Penzo. “Non so dire se quella fosse la sua filosofia. Di sicuro, non era vaccinato -spiega-. E ha rifiutato di essere intubato. Non ha dato particolari spiegazioni. Ha ripetuto solo questo”.

No-vax muore dopo aver rifiutato l’intubazione, il primario: “L’obesità è un fattore di rischio”

La vittima, al di là di una situazione di sovrappeso, non soffriva di altre patologie e la terapia con l’ossigeno gli avrebbe dato buone chance di sopravvivenza. “Era obeso, l’obesità è un fattore di rischio, cardio respiratorio e metabolico. I soggetti con queste caratteristiche vanno incontro più facilmente a insufficienza cardiaca e respiratoria -spiega Penzo-. Non c’erano altri elementi significativi”. Ma il 50enne non ne ha voluto sentire: “Era sotto il casco, con una ventilazione non invasiva. Gli abbiamo prospettato che in caso di peggioramento sarebbe stato necessario intubarlo. Ha detto di no -spiega il primario-. Dopo il tentativo con la compagna, non ci è rimasto altro che documentare le sue volontà”.

No-vax muore dopo aver rifiutato le cure, il primario: “Avrebbe potuto salvarsi”

Nelle parole del primario dell’ospedale Santa Chiara c’è dispiacere per una persona che, se avesse cambiato idea, avrebbe potuto salvarsi. “Più di una volta, il nostro mestiere è salvare vite. E quello che è successo ci ha procurato un grande dispiacere, umanamente -dice-. Nemmeno la compagna è riuscita a fargli cambiare idea“.