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Nome di donna: trama, cast e personaggi

Nome di donna - film

Continua l'impegno del regista Giordana nel cinema di denuncia: "Nome di donna" grida allo scandalo degli abusi sessuali nei luoghi di lavoro.

Nome di donna è l’ultima pellicola di Tullio Marco Giordana. Questo film è prima di tutto un film dedicato alle donne. Anzi, a tutte quelle donne che sono costrette ogni giorno a subire molestie e angherie sul posto di lavoro. Un tema controverso, che ribadisce con fermezza un’epoca di rinnovato e sempre presente impegno femminista. E che Giordana riesce ad affrontare con delicatezza e con la giusta introspezione. Un cinema di denuncia più attuale che mai.

Nome di donna trama

La protagonista di “Nome di donna” è Nina Martini, una giovane donna che si trasferisce in Brianza con la sua bambina per cercare lavoro e fortuna. Viene assunta in prova presso una residenza per anziani, dove viene assunta quasi immediatamente per il suo impeccabile senso del dovere. Ma Nina percepisce qualcosa di ambiguo e subdolo nel nuovo ambiente lavorativo. E ben presto viene a conoscenza del perverso sistema di favori presente nella clinica.

Di lì a poco accadrà un fatto che rompe brutalmente la quiete tanto sperata e agognata. Il direttore della struttura, Valerio Binasco, un uomo deplorevole e senza scrupoli, indirizza alla giovane Nina delle avance, di natura anche sessuale. Ma Nina non può rimanere indifferente agli abusi subiti: decide subito, spronata soprattutto dal suo fedelissimo compagno, di denunciare il fatto. Il dramma, però, non si conclude qui, perché Nina ha un altro nemico contro cui lottare. L’omertà delle colleghe. Che preferiscono rimanere in silenzio piuttosto che gridare allo scandalo. E il coraggio di Nina non viene apprezzato per nulla, anzi, la nuova arrivata diviene ancora di più oggetto di ostilità. La giovane assistente riuscirà comunque ad avere giustizia. Per sé, per la sua bambina e per tutte le donne.

Cast

Un cast che si avvale di volti già noti nel panorama del cinema italiano quanto di talenti emergenti. Protagonista indiscussa è la giovane Nina, la tenace “eroina” interpretata in maniera esemplare da Cristiana Capotondi. Luca è Stefano Scandaletti, il fedele e sensibile compagno di Nina, mentre Michela Cescon veste i panni dell’agguerrita avvocatessa Tina della Rovere, donna ammirevole per i suoi ideali di giustizia. Mentre il direttore della struttura, personaggio torbido e spregevole è interpretato da Valerio Binasco. E non manca nemmeno il sacerdote complice degli abusi, Don Roberto Ferrari, la cui recitazione è affidata a Bebo Storti.

Cristiana Capotondi

Far parte del cast di “Nome di donna” ha significato molto, per Cristiana Capotondi. Che, calandosi nei panni di Nina, ha potuto vivere una condizione che accomuna, secondo i dati dell’ISTAT, ben 1 milione e mezzo di donne. Ed è lei stessa a parlare di una “necessaria bonifica dei luoghi di lavoro devono essere scevri da vessazioni e abusi psicologici, che sono sottili ma molto dolorosi perché attengono alla sfera dei propri valori”.